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A Venezia arrivano anche le 3.500 firme a difesa

È partita ieri dal municipio di Malcesine la marcia verso Venezia organizzata da alcuni dipendenti dell’ospedale di Malcesine con il sostegno dei gruppi di minoranza Vivere Malcesine e Malcesine 2.0. Alle 8,30 una ventina di persone hanno iniziato a camminare alla volta di palazzo Balbi, sede del consiglio regionale, per tenere alta l’attenzione sulla situazione del nosocomio di Val di Sogno e mantenere pubblico il servizio di emergenza con ambulanza. Presenti tra gli altri i consiglieri comunali Martina Gasparini e Stefano Testa, oltre ad alcuni pazienti poliomielitici dell’ospedale. L’arrivo in Laguna è previsto per mercoledì 30 dopo un percorso che si snoda su 185 chilometri. Ieri i partecipanti, tutti con addosso l’ormai classica t-shirt gialla con slogan a sostegno dell’ospedale hanno consegnato agli uffici protocollo dei Comuni di Malcesine e Brenzone e nelle mani del sindaco di Torri Stefano Nicotra il libro con le 3.500 firme raccolte per scongiurare l’esternalizzazione del servizio di emergenza e tutte le iniziative organizzate finora a favore della struttura sanitaria dell’alto Garda. Ieri poco dopo le 17 hanno chiuso la prima giornata di cammino a Garda, dove questa mattina consegneranno in municipio il volume, come faranno pure negli altri Comuni che toccheranno nella marcia dal Benaco all’Adriatico. «Durante il passaggio nei vari paesi siamo stati accolti benissimo dai cittadini», raccontano gli organizzatori. . Stamani alle 8,30 si raggiunge Caprino, per arrivare poi a Bussolengo. •

EM.ZAN.

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