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A Soave

Vede la pattuglia e scappa, poi si barrica in auto. Interviene il «negoziatore»

A Soave
Un controllo dei carabinieri a Soave
Un controllo dei carabinieri a Soave
Un controllo dei carabinieri a Soave
Un controllo dei carabinieri a Soave

Non è finito in carcere soltanto per l’emergenza Covid-19, ma adesso si ritrova senza auto (gli è stata sequestrata ai fini della confisca), ed è stato comunque arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e trattenuto nelle camere di sicurezza della compagnia di San Bonifacio una notte.

Inoltre per farlo poi scendere dall’auto su cui si era barricato è stato necessario far partire da Verona un negoziatore, un carabiniere specializzato nelle trattative. Lo specialista, assieme al padre del ragazzo, dopo qualche ora, è riuscito a fare sì che il giovane si consegnasse senza provocare ulteriori danni. E quindi è stato portato in caserma. Ieri mattina, il ventitreenne residente a Soave e fuggito al controllo seminando il panico, è stato accompagnato davanti al giudice del Tribunale di Verona che, dopo aver convalidato l’arresto, non ha applicato alcuna misura nei confronti del reo vista la situazione epidemica.

 

I FATTI

È accaduto a Soave. Il giovane, alla vista della macchina blu con i lampeggianti, ha effettuato una repentina inversione di marcia, rischiando di colpire la vettura militare. 

La folle fuga si è sviluppata nel centro di Soave, mettendo in serio pericolo i pochi cittadini usciti di casa per commissioni.

Visto che i militari lo stavano tallonando con le sirene accese, il giovane ha deciso di terminare la sua corsa nel piazzale della sua abitazione, barricandosi all’interno della vettura e rifiutandosi categoricamente di uscire.

A quel punto è intervenuto il negoziatore per convincere il giovane, al quale era stata ritirata dalla polizia locale dell’Unione dei Comuni Est Veronese. •

Alessandra Vaccari

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