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Terme di Giunone pronte a riaprire

Il solarium delle Terme di Giunone di Caldiero
Il solarium delle Terme di Giunone di Caldiero
Il solarium delle Terme di Giunone di Caldiero
Il solarium delle Terme di Giunone di Caldiero

La stagione delle Terme di Giunone si può ancora salvare. Ne sono convinti sia l’amministrazione comunale che il consiglio di amministrazione dell’azienda i quali stanno studiando una serie di ipotesi, comprendenti speciali misure igienico sanitarie, per poter ipotizzare l’apertura per domenica 31 maggio. Il Cda dell’azienda terme si è tenuto sabato scorso proprio per studiare varie modalità di accesso ai bagni. Secondo tradizione, le terme avrebbero dovuto aprire il primo maggio, con l’accesso alla storica vasca Brentella; quindi dal 17 maggio avrebbe riaperto anche la piscina Olimpionica. Invece quest’anno le terme «salteranno» tutto il mese di maggio. Ma non è detto che la stagione per questo sia compromessa, anzi. Con il lago di Garda ancora in completo lockdown e le località balneari che non sanno ancora come aprire le spiagge, tra distanziamenti degli ombrelloni, divisori in plexiglass e mascherine sul bagnasciuga, le piscine e i parchi acquatici, e dunque pure le terme di Caldiero, potrebbero essere una valida alternativa balneare per l’estate 2020 dei veronesi e dei veneti. «Stiamo studiano per una probabile apertura del complesso termale per domenica 31 maggio», annuncia infatti il sindaco Marcello Lovato, «esaminando con attenzione la disciplina vigente in materia e i margini che lasciano gli attuali Dpcm del governo Conte e le ordinanze del governatore Zaia, per porre in atto le misure che garantiscano la massima sicurezza a dipendenti ed utenti». «Abbiamo fatto alcune ipotesi di riapertura, che stiamo vagliando», interviene la presidente dell’azienda terme Roberta Dal Colle, «rifacendoci alla normativa attuale con le limitazioni dovute alla pandemia per i parchi acquatici all’aperto: di fatto, quest’ultimi potrebbero essere riaperti il primo giugno, ma può essere che nel frattempo subentrino novità. Qualcosa di più si saprà con l’uscita del prossimo decreto sulla Fase due». «Si pensa a distanziare gli ombrelloni della zona solarium e se serviranno, porremo in essere anche le distanze tra bagnanti», anticipa la presidente «che siamo pronti a predisporre fissando un tetto massimo di ingressi giornalieri. Per quel che concerne gli spazi acquatici, per questa stagione estiva siamo disposti a mettere il cloro anche nelle due vasche con acqua termale: il Covid 19 viene inibito dal cloro». «Faremo ricorso al generatore di ozono per sanificare gli ambienti chiusi e quelli esterni, quotidianamente», prosegue Dal Colle, «moltiplicheremo il numero delle docce, che predisporremo all'esterno delle piscine, in modo da non creare assembramenti. Inoltre misureremo la temperatura tutti i giorni ai nostri dipendenti». «Manterremo le distanze tra paganti agli ingressi», svela la presidente del Cda dell’azienda speciale, «e gestiremo con apposito personale servizi alternativi per i bambini, che sono meno a rischio di contagio, ma è pur vero che sono veicoli di trasmissione del virus per gli adulti e quindi da essi andrebbero distanziati. Abbiamo anche al vaglio la possibilità di porre una barriera in plexiglass davanti al bancone del bar». «Stiamo considerando, inoltre, con il gestore del ristorante - pizzeria, di utilizzare il termoscanner all’ingresso degli spazi all’aperto riservati alla ristorazione», aggiunge Lovato. «La cosa più complessa da gestire sarebbe di porre eventuali limiti di accesso alle fasce di età più avanzate, le quali corrono maggior rischio di essere contagiate. Ma su questo ci adegueremo a quanto decideranno i medici e i virologi. Su ciò dovrà essere fatta una valutazione precisa, ossia se oltre al numero massimo di ingressi sarà anche opportuno mettere anche un limite massimo di età per i clienti». «Nell’adunanza del Cda, abbiamo comunque deciso di aprire intanto gli abbonamenti stagionali», conclude la presidente Dal Colle, «e nel peggiore dei casi in cui la stagione non dovesse mai partire, li rimborseremo per intero, ma io conto di poter aprire». •

Zeno Martini

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