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Sugli avvisi parrocchiali la lite per il campo

Il campo di calcio di Gazzolo chiuso perché  non a norma e conteso tra sindaco e parroco
Il campo di calcio di Gazzolo chiuso perché non a norma e conteso tra sindaco e parroco
Il campo di calcio di Gazzolo chiuso perché  non a norma e conteso tra sindaco e parroco
Il campo di calcio di Gazzolo chiuso perché non a norma e conteso tra sindaco e parroco

Ad Arcole sembra di essere ripiombati improvvisamente indietro nel tempo di oltre 60 anni, quando negli anni Cinquanta, a Brescello, don Camillo e il sindaco Peppone se le «suonavano» in pubblico di santa ragione. Ora la disputa tra sindaco e parroco viaggia via Pec, ma i due non fanno passi indietro, proprio come Gino Cervi e Fernandel. Domenica scorsa, infatti, il parroco don Fabio Tambara ha voluto chiarire la posizione della parrocchia di Gazzolo in merito al campo sportivo della frazione, scrivendo sugli avvisi parrocchiali: «L’intento della parrocchia è quello di coinvolgere famiglie e bambini nell’uso delle strutture parrocchiali». «Il parroco, il Consiglio pastorale e il Consiglio degli affari economici di Gazzolo, a seguito delle richieste di chiarimento pervenute sul campo parrocchiale», si legge negli avvisi parrocchiali, «rendono pubbliche in bacheca le comunicazioni intercorse con l’amministrazione comunale e la società sportiva Asd Gazzolo: ognuno potrà farsi la propria opinione, nella massima trasparenza». Così il parroco don Fabio ha reso note le comunicazioni via Pec intercorse tra Comune, parrocchia e società sportiva presieduta da Paolo Valle. La quale, ricordiamo, è stata sfrattata dalla parrocchia di Gazzolo lo scorso sabato 7 dicembre, allorché il parroco ha chiesto la restituzione delle chiavi dell’impianto, dopo cinque anni dacché venne firmata l’ultima convenzione. Richiesta giunta in municipio il giorno prima, il 6 dicembre, giorno nel quale il sindaco, Alessandro Ceretta, in tutta riposta, ha disposto con una ordinanza la chiusura del campo sportivo parrocchiale, poiché l’impianto di illuminazione viola le norme in materia di sicurezza e quindi il campo è impraticabile. Una situazione di tensione iniziata ancora la scorsa estate, con tentativi tra le parti di rinnovare l’accordo, finché il 30 settembre è scaduta la convenzione tra Comune e parrocchia di Gazzolo per il campo sportivo, accordo che la parrocchia ha deciso di non rinnovare. Ricordiamo che, nonostante avessimo interpellato sull’argomento il parroco don Tambara, questi ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione al nostro giornale, ritirando il suo consenso su quanto avevamo peraltro già registrato. Ma domenica scorsa don Tambara è uscito allo scoperto, negli avvisi alla comunità di Arcole e Gazzolo. Il sindaco Peppone, alias Alessandro Ceretta, non ci sta alla spiegazione data dal parroco, secondo lui semplicistica, e rilancia al nostro quotidiano, non avendo a disposizione lo strumento degli avvisi in chiesa. «Peccato che l’utilizzo parrocchiale del campo sportivo», assicura il sindaco, «è sempre stato previsto dalla convenzione e inserito nella stessa. Quindi i bambini che frequentano l’oratorio hanno sempre potuto usare l’impianto sportivo, su richiesta della parrocchia. Certo, non era consentito l’uso del campo sportivo da parte di società terze, come vorrebbero ora il parroco e il consiglio pastorale». Insomma, i toni non si smorzano e le posizioni si irrigidiscono. Se il parroco ha appeso le Pec nella bacheca della chiesa, il sindaco mostra la relazione tecnica sul campo parrocchiale, fatta redigere l’11 novembre scorso e prontamente girata al parroco, per conoscenza. «Il costo previsto per mettere a norma il campo sportivo si aggira attorno ai centomila euro», assicura il sindaco Ceretta, «avevamo offerto di adeguare il campo parrocchiale a carico dell’ente locale, in cambio di una convenzione pluriennale tra Comune e parrocchia, ma il parroco non ci ha mai risposto», sbotta il primo cittadino. •

Zeno Martini

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