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Siepi, fontana e portale nella nuova piazza Poggi

Alessandro ceretta, Giovanna Negro e Riccardo Godi nella nuova piazza Poggi   DIENNEFOTO
Alessandro ceretta, Giovanna Negro e Riccardo Godi nella nuova piazza Poggi DIENNEFOTO
Alessandro ceretta, Giovanna Negro e Riccardo Godi nella nuova piazza Poggi   DIENNEFOTO
Alessandro ceretta, Giovanna Negro e Riccardo Godi nella nuova piazza Poggi DIENNEFOTO

Dopo tre mesi abbondanti di lavori, è stata riaperta piazza Poggi, cuore del centro abitato, ampia tremila metri quadrati. Il cantiere aveva subito uno stop a causa dell’emergenza coronavirus. La prima opera pubblica ad essere conclusa in paese dopo la fine del lockdown, è dunque proprio la piazza del capoluogo. «Altri interventi sono in corso», ricorda il sindaco Alessandro Ceretta, «come la messa in sicurezza del municipio, che si concluderà dopo l’estate. È da poco iniziata la costruzione della pista ciclopedonale in centro a Gazzolo e sta per aprire il cantiere della nuova palestra sempre a Gazzolo: la prima fase dei lavori riguarderà l’abbattimento del vecchio impianto sportivo». Per rifare piazza Poggi sono stati spesi 130 mila euro, onere sostenuto con fondi dell’ente locale. Ora il giardino è più ordinato: sono state tolte le piante secche ed è stato contornato da un’aiuola fiorita di hyperico, fascia verde dotata di impianto di irrigazione. Per creare lo spazio per la siepe è stata ristretta la carreggiata, una scelta operata per costringere gli automobilisti in transito attorno alla piazza a rallentare. La piazza è attraversata da tre vialetti, che all’inizio presentano tre iscrizioni: Via dell’acqua, Terra del vino e Terra dell’asparago, i prodotti tipici di questa zona, bagnata dall’Alpone. Torrente che ha reso sabbiosi e un tempo paludosi i campi dove oggi si coltivano viti e asparagi. I camminamenti sono stati realizzati con malta resinata, materiale particolarmente resistente e drenante. L’accesso principale è previsto dal parcheggio, sul lato est. Ecco perché qui è stato insRtallato un padiglione informativo, sorta di portale di accesso alla piazza e alla barchessa, che verrà abbellito da un glicine. Il padiglione riporta informazioni sulla storia della piazza, di villa Ottolini – Poggi e sul paese. Davanti al padiglione, una fontana pavimentata a livello dei viali. Gli spruzzi potranno assumere diverse colorazioni, creando effetti luminosi. Stanno per essere posate sedute in pietra, che concluderanno quasi l’arredo della nuova piazza. L’intervento è stato condotto dall’impresa di Paolo Crestani di Montebello Vicentino. «Mancano solo le cinque statue a carattere mitologico», annuncia il sindaco, «che verranno posate in ottobre». Si tratta delle statue di Bacco, Cerere, della Fortuna, di Venere e del ratto di Proserpina, che verranno collocate lungo il confine ovest e sud della piazza, illuminate da fari. Questo per riportare al loro posto, le figure che si trovavano un tempo proprio attorno a questo spazio. In origine erano sulla cinta muraria del brolo di villa Ottolini, poi divenuto piazza Poggi. Vennero tolte dai Poggi, che se le portarono nella loro dimora ad Affi, dove si trovano ancora. Così cinque nuove statue andranno ad abbellire la piazza. Sono state pensate dall’amministrazione per richiamare i femminicidi e la violenza contro le donne, e poi la denominazione Arcole Doc, la forza degli arcolesi e la generosità della loro terra. •

Zeno Martini

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