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Senza acqua e luce per il picco di consumi

Chi senz’acqua e chi senza energia elettrica: è il doppio black out che ha complicato la vita di molti sambonifacesi nella rovente serata di mercoledì. Rubinetti a secco anche ieri sera in alcune zone. Il sindaco Giampaolo Provoli ha le idee chiarissime: «La causa è stata un calo di pressione conseguente a un picco di consumi probabilmente legati all’innaffiatura dei giardini: emetterò quanto prima un’ordinanza che limiti l’uso dell’acqua dell’acquedotto per tutto ciò che esula dagli scopi umani per evitare che il problema si ripeta». «La situazione idrica al momento è sotto controllo», dice il primo cittadino, «il nuovo serbatoio da 350 mila litri d’acqua sopperisce alle punte di richiesta ma non possiamo correre rischi ragion per cui adotterò un provvedimento che limiti orari o giornate per l’uso libero dell’acqua». Le zone che l’altra sera si sono ritrovate a secco, forse anche a causa di un’impennata di consumi legata a docce o al riempimento di qualche piscina domestica, sono quelle attorno a via Oberdan, area Ponte della Motta, via cimitero, i quartieri attorno al centro commerciale e alcune zone della frazione di Prova. Diversa, invece, la mappa del blackout elettrico che per oltre due ore ha lasciato i residenti della zona circostante via Moscardo e di un’ampia area attorno a via Zampieri completamente al buio e al caldo. «Doppio problema, in questo caso», spiega ancora Provoli, «e cioè un sovraccarico nel primo caso e un guasto nel secondo. I moltissimi condizionatori e ventilatori accesi hanno mandato in tilt la rete, ma le cose sono state sistemate con una certa rapidità. Più complicata, invece, la situazione nella zona di via San Giovanni Bosco e Zampieri a causa del surriscaldamento dei trasformatori in alcune cabine. L’intervento è stato un po’ più complicato ed il blackout iniziato attorno alle 20 si è protratto fin dopo le 22.30 con disagi anche per le attività mercoledì sera in corso al Centro San Giovanni Bosco». •

P.D.C.

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