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Regalo solidale: due industrie donano migliaia di mascherine per i residenti

Il modello di mascherina donato dalla ditta Berti
Il modello di mascherina donato dalla ditta Berti
Il modello di mascherina donato dalla ditta Berti
Il modello di mascherina donato dalla ditta Berti

Le due principali industrie del paese, Carrera e Berti, si sono prodigate in queste settimane per proteggere dal coronavirus i loro compaesani. È iniziata infatti ieri e si concluderà oggi la distribuzione della terza trance di mascherine gratuite ai residenti. Tra quelle in distribuzione ci sono le 3.600 mascherine lavabili a 30 gradi, in puro cotone e riutilizzabili, che sono state donate alla comunità di Caldiero dall’azienda Carrera Jeans. Assieme a queste, sono state regalate ai caldieresi e portate dai volontari casa per casa, pure le 3.250 mascherine non riutilizzabili a coppa in tnt–tessuto non tessuto-donate dall’industria caldierese di macchine agricole Berti, la quale ha fornito a proprie spese altre 600 mascherine analoghe ai negozi aperti e per i volontari delle associazioni che stanno operando per l’assistenza a domicilio. Dunque, complessivamente, i fratelli Berti, titolari dell’azienda, hanno donato a Caldiero 3.850 mascherine. Infine ogni famiglia sta ricevendo pure due mascherine usa e getta tipo swiffer, prodotte dalla Regione Veneto e inviate al Comune. Le mascherine marchiate Carrera sono quelle del primo cargo, arrivato dal Tagikistan, dove si trova la sede produttiva della Carrera Spa, che invece ha la direzione in via Sant’Irene a Caldierino, nella villa Trezza-Zenobio. Le mascherine sono giunte in Italia con un volo di Stato del Tagikistan, atterrato martedì 28 aprile. La famiglia Tacchella ha voluto che le prime mascherine prodotte con il loro brand ed arrivate in Italia, andassero proprio a favore di Caldiero, dove è nata storicamente l’azienda di abbigliamento. «Delle mascherine della Carrera e di quelle offerte dall’azienda Berti ne sono state consegnate una per famiglia», fa sapere il sindaco Marcello Lovato. «L’industria Berti, oltre alle mascherine che abbiamo distribuito, ha deciso di donare anche le tute sterili che consegneremo prossimamente ai medici di base che operano a Caldiero. Un dispositivo sanitario di cui erano sprovvisti i nostri medici, necessario per poter fare le visite a domicilio dei pazienti, in sicurezza». «Rinnovo il mio grazie a tutti coloro che in vario modo sono in prima linea nella lotta contro questa terribile epidemia», aggiunge Lovato. «Un altro grazie ai tanti volontari che si sono resi disponibili a consegnare queste mascherine e che sostengono chi è in difficoltà». «Naturalmente un doveroso ringraziamento va alle aziende Berti e Carrera, sensibili ed attente alle esigenze della comunità», conclude il primo cittadino, «Infine, un grazie lo devo a tutti i caldieresi, che hanno rispettato l’isolamento e le norme anti contagio, nonché per la generosità che hanno dimostrato». •

Z.M.

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