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Quote rosa in Giunta, Viali e Tregnaghi spengono i fuochi

Quote rosa della Giunta Costa, imminente la ricomposizione che garantisce la rappresentanza di genere. Sono le stesse consigliere comunali elette nella maggioranza di Monteforte d'Alpone ad annunciarlo: Marzia Viali ed Arianna Tregnaghi, sino ad ora rimaste sullo sfondo di una discussione che le ha chiamate in causa, entrano nell'arena dalla quale proprio il primo cittadino ha voluto tenerle fuori. «Non mi aspettavo una tale sollevazione da parte dei gruppi di minoranza», spiega Roberto Costa, «sebbene io abbia spiegato più volte che la Giunta della prima ora è provvisoria e serve solo a garantire operatività immediata. Proprio per questo ho chiesto a loro il permesso di farmi carico di tutto. Ho voluto affrontare io questa cosa, dai problemi alle accuse davanti ad un caso che caso non è mai stato». Il «caso» è rappresentato dalla nomina di una sola donna, l'assessore Graziella Ottavia Sartori, in Giunta, e le azioni portate avanti dai gruppi guidati da Teresa Ros e Andrea Savoia per il rispetto del dettato di legge. «Mi ha stupito molto questa mobilitazione, prematura perchè i tempi per un eventuale ricorso al Tar ci sono tutti, e mi ha colpito soprattutto Teresa Ros alla luce dei quattro anni di collaborazione avuta, in minoranza, lo scorso mandato amministrativo». Viali e Tregnaghi, le consigliere «acchiappavoti», ammettono di aver vissuto tutto questo can can piuttosto male. «Mi è dispiaciuto: si è creata all'esterno un'immagine di gruppo che è l'opposto della realtà. Siamo affiatati, uniti e ci siamo ritrovate in discussioni e critiche solo fuori dal Comune», dice Viali. Sulle ragioni della loro indisponibilità più o meno temporanea formalizzata al sindaco all'inizio dello scorso giugno spiegano entrambe che «il grande consenso ottenuto comporta enormi responsabilità». «Per entrambe», aggiungono, «questo incarico è arrivato in un momento complicato dal punto di vista lavorativo, consapevoli che non sarebbe stato possibile fare bene in contemporanea sia al lavoro che in Comune abbiamo chiesto tempo». «Sul tavolo, però», aggiunge Costa, «c'erano una montagna di questioni che richiedevano operatività piena e immediata, ecco perchè abbiamo proceduto così». C'è, infine, un altro punto sul quale Tregnaghi, in queste settimane, si è più volte interrogata: «Non l'ho capito tutto questo gran discutere rispetto al ruolo di assessore o di consigliere delegato: che differenza fa», si interroga, «se uno ha voglia di lavorare per il paese?». Lo conferma il sindaco Costa: «Dal primo momento la mia è stata una Giunta allargata in cui si ragiona e si decide insieme e in cui consiglieri e assessori hanno la stessa importanza». •

P.D.C.

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