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Quote rosa garantite, ma anche il polverone

Il sindaco Roberto Costa
Il sindaco Roberto Costa
Il sindaco Roberto Costa
Il sindaco Roberto Costa

Quote rosa garantite ma le modalità scelte dal sindaco Roberto Costa, in Consiglio comunale a Monteforte d'Alpone, alimentano ancora il malcontento. La scelta del primo cittadino di non informare il Consiglio riguardo il rimescolamento degli incarichi di assessori e consiglieri, che ha aperto la strada anche al secondo assessore donna in giunta, ai due gruppi di minoranza proprio non è piaciuto. Anche perché, come hanno osservato in aula, «l'informazione al Consiglio costituisce preciso obbligo sancito dal Testo unico degli enti locali» e, secondo Teresa Ros (Monteforte si può fare), «anche dallo Statuto del nostro Comune», tanto più che non era stata ancora formalizzata l'assegnazione ad Alberto Speri della carica di vice sindaco: il segretario Daniela Ghedin e lo stesso Costa, però, la pensano diversamente. Fatto sta che alle richieste Costa ha risposto invitando Ros ed Andrea Savoia (Tradizione nel futuro) a consultare l'Albo: «Peccato che all'Albo», dicono i due consiglieri, «non ci fosse ancora nulla». Impossibile, dunque, per loro esprimere in Consiglio le loro considerazioni a conclusione di una battaglia che, sulla rappresentanza di genere, si era accesa contestualmente all'insediamento della nuova amministrazione dopo la nomina di una sola donna in Giunta. «Poco rispettosa l'anticipazione della notizia alla stampa se non seguita da comunicazione istituzionale», considera Ros, «che vien da pensare non sia stata fatta per non darci soddisfazione. Costa più che trovare la quadra ha dovuto rispettare la legge e a giudicare dalle staffette a cui ha pensato la cosa appare un bel groviglio. La nostra iniziativa», aggiunge la consigliera, «non è stata una guerra inutile ma doverosa e necessaria perché non è inutile chiedere il rispetto della legge: siamo stati ripagati con l'esclusione delle minoranze dal Cda della Casa di riposo». Poi c'è l'inciso politico: «Stupisce che la Lega, che ha dato il suo incontestabile contributo a Costa e che alle europee registrò il 55,5% dei consensi, non sia rappresentata in Giunta». Sulla stessa linea anche Savoia che si complimenta ironicamente «con i responsabili di zona della Lega che, nonostante abbia determinato la vittoria dell'attuale amministrazione, non ha nessun rappresentante in Giunta». Infine la richiesta di far chiarezza sulle modalità con le quali l'assessore Giuseppe Salvaro ha ceduto il posto in Giunta alla neo assessore Marzia Viali, e cioè se si sia dimesso volontariamente oppure sia stato revocato da Costa. •

Paola Dalli Cani

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