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Pulizie straordinarie di strade Non tutti i sindaci d’accordo

Pulizia straordinaria di strade e marciapiedi: la corsa alla igienizzazione non è per tutti. Sono numerosi i Comuni che negli ultimi giorni si sono avvalsi della collaborazione di decine di agricoltori, in moltissimi casi attraverso Coldiretti e Coldiretti giovani, per l’effettuazione sui loro territori comunali di interventi di pulizia straordinaria delle strade e dei marciapiedi. Le squadre, organizzate dai Comuni, sono entrate per lo più in azione a tarda notte concludendo gli interventi alle prime ore del giorno: in tutti i casi le soluzioni igienizzanti utilizzate non sono frutto di fai da te ma conseguenza di indicazioni avute da ditte specializzate che, in molti casi, si sono affiancate a Comuni e agricoltori nell’esecuzione dei trattamenti. «A San Bonifacio», spiega il sindaco Giampaolo Provoli, «abbiamo chiesto la consulenza di un chimico, che si è messo a disposizione gratuitamente: sono stati impiegati prodotti certificati e prima di procedere abbiamo inviato una scheda di 12 pagine agli enti preposti e alla Regione. Abbiamo dedicato una notte al conteggio delle proporzioni per coprire il milione e 40 mila metri quadrati di superficie complessiva trattabile del paese e abbiamo già effettuato due interventi. Non c’è letteratura scientifica che ne confermi efficacia o meno ma di sicuro un po’ più di pulito male non fa». Di tutt’altro avviso sono, però, altri sindaci come quelli della media e alta Val d’Alpone: i primi cittadini di Roncà, Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione e Vestenanova, ad esempio, parlando invece di «manifesta inutilità antivirus» di questo tipo di trattamenti dal momento che «nessun ente o organismo nazionale e internazionale ha mai affermato che siano utili a combattere il Covid 19», hanno informato i loro cittadini della disponibilità manifestata da Serit, l’ente gestore della raccolta rifiuti anche nei loro paesi, ad efettuare interventi sui loro territori comunali. «Impiegano autobotti con lance in grado di aumentare il raggio di azione degli operatori così che l’intervento di allarghi anche ai marciapiedi e ai punti critici». I quattro sindaci parlano comunque di «operazioni di routine, rafforzate a causa della situazione e agevolate proprio dallo scarso traffico». Rispetto alla «generosa proposta» di Coldiretti, ritengono vada valutata alla luce delle regole dell’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) e rispetto al fatto che i mezzi agricoli normalmente vengono utilizzati con alcuni prodotti chimici. •

P.D.C.

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