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Provinciale 17, urge un solo rondò

Auto incolonnate sulla provinciale 17
Auto incolonnate sulla provinciale 17
Auto incolonnate sulla provinciale 17
Auto incolonnate sulla provinciale 17

L’incrocio della provinciale 17 con via 11 Settembre? «Praticamente ingestibile» per via del numero di conflitti che si parano all’utente della strada. Se il sindaco Luciano Marcazzan aveva bisogno di un supporto oggettivo alla sua ipotesi, e cioè che sia proprio all’altezza di questa intersezione che si rende necessaria una rotonda, le conclusioni di un rilievo affidato dal Comune allo studio Cmms associati di Arcole gli ha dato pieno conforto. STANDO infatti alle conclusioni dello studio, tra le sette direzioni possibili lungo i 270 metri che intersecano da Nord verso Sud la strada provinciale 17 della Val d’Alpone tra l’imbocco in viale dell’Industria e la zona artigianale e industriale del paese, il punto più critico è proprio l’incrocio per la Zai sud: «Trentadue punti di conflitto», scrivono i tecnici rilevatori evidenziando come negli altri tre incroci analizzati le ciriticità siano, per tutti, nove, «un numero praticamente ingestibile dall’utente ordinario». COLPA, in buona parte, della controstrada che innesca diverse dinamiche di circolazione. «La ragione per la quale è stata commissionata la rilevazione si spiega con la natura del contributo che la Provincia mette a disposizione del Comune, e cioè il miglioramento della sicurezza di intersezioni stradali su strade provinciali ed è stata la stessa Provincia, negli anni, ad evidenziare la criticità dell’incrocio con via 11 Settembre chiedendo correttivi», evidenzia Marcazzan, «e incrocia il fatto che un accordo pubblico-privato, che presto sarà rivisto su richiesta dei nuovi proprietari di un lotto, aveva stabilito di realizzare, come opera compensativa un rondò all’incrocio tra la provinciale e viale dell’Industria. Due rotonde non ci possono stare, è evidente, e ragionando solo sulla effettiva sicurezza, complice anche il contributo della Provincia, ci siamo orientati verso la nuova rotonda all’altezza di via 11 Settembre. Le opere compensative o le monetizzazioni costituiranno l’oggetto della rivalutazione dell’accordo, questione che confido di chiudere entro settembre-ottobre». FIN QUI la «ratio» che muove la maggioranza Marcazzan: sul tavolo, però, ora ci sono i risultati dell’analisi del traffico lungo la Sp 17 Nord, viale dell’Industria, via Cotto, via Tanara, via 11 Settembre, la controstrada della Zai Sud, la Sp 17 Sud. Il focus, nei rilievi che sono stati effettuati il 2 e 5 aprile tra le 6.45 e le 19.30 prestando attenzione anche alla tipologia del traffico (cioè auto, mezzi pesanti eccetera), è stato posto sulle svolte a sinistra, cioè l’attraversamento della strada provinciale. SE L’INCROCIO con via Cotto è critico anche per la pendenza della strada, la visibilità non idonea nell’immissione sulla provinciale e l’interferenza con gli accessi carrai, stando ai tecnici è quello con via 11 Settembre quello più pericoloso pur sopportando una mole di traffico sensibilmente inferiore. Marcazzan tira le sue conclusioni: «Il rondò all’altezza di via 11 Settembre risolve un doppio conflitto. Facendo due conti si risolvono il 57,4% dei conflitti mentre col rondò a monte scendiamo al 42,5%. Proseguiremo i colloqui con i tecnici della Provincia, anche sulle dimensioni della rotatoria», dice Marcazzan, «perché ne sarebbe prevista una da 40 metri ma credo che i numeri complessivi del traffico possano condurre a una correzione in diminuzione». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paola Dalli Cani

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