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Professori s’improvvisano traslocatori sotto il tendone

I banchi sono stati trovati uno sull’altro ieri mattinaLa tenda montata per accogliere l’alberghiero Berti
I banchi sono stati trovati uno sull’altro ieri mattinaLa tenda montata per accogliere l’alberghiero Berti
I banchi sono stati trovati uno sull’altro ieri mattinaLa tenda montata per accogliere l’alberghiero Berti
I banchi sono stati trovati uno sull’altro ieri mattinaLa tenda montata per accogliere l’alberghiero Berti

Alberghiero ospitato in tensostruttura causa emergenza, ma, all’arrivo a scuola, i professori si sono dovuti riconvertire a traslocatori e addetti alle pulizie. L’assessore competente, però, si chiama fuori: «Criticità addebitabili al personale Ata dell’alberghiero». Al centro della discussione la struttura provvisoria messa a disposizione dal Comune di Soave per il biennio dell’Angelo Berti che era sì approntata, «ma al cui allestimento abbiamo dovuto provvedere noi», è la denuncia di alcuni docenti. Che aggiungono: «Capiamo l’emergenza e soprattutto gli sforzi fatti per garantire il regolare avvio delle lezioni ma abbiamo trovato i banchi accatastati sotto al tendone, i pavimenti impolverati, nessuna segnaletica di sicurezza. Abbiamo provveduto noi, che siamo pratici e amiamo il nostro mestiere, ma non è stato un buon inizio». La soluzione adottata è d’emergenza perché le abbondanti piogge del 23 e 29 agosto hanno causato infiltrazioni all’edificio che ospita la scuola primaria rendendola, di fatto, inservibile. La giunta del sindaco Gaetano Tebaldi ha quindi trovato come soluzione temporanea, dal 24 settembre, l’approntamento di alcune aule al piano terra della primaria ed il contestuale trasloco di altre alla scuola media: dal 14 settembre alle vacanze di Natale, poi, il trasferimento dei ragazzi dell’alberghiero, che occupano una parte delle medie, in una tensostruttura recuperata grazie ai fondi ministeriali concessi al Comune su interessamento dell’assessore Giovanna Stubelj per il tramite della deputata veronese Alessia Rotta. Ieri mattina, tuttavia, il fuori programma dal quale, però, Stubelj prende le distanze: «L’ultimo contatto con la dirigenza del Berti risale a sabato, quando la dirigente aveva disposto che venissero utilizzati i banchi più piccoli, stivati in una stanza, in luogo di quelli traslocati. La dirigente, che aveva disposto anche il posizionamento della segnaletica da recuperare in Provincia, aveva stabilito che tutto venisse fatto dal personale Ata del Berti alle 8 di stamattina (ieri per chi legge, ndr), dal momento che i 95 ragazzi dell’alberghiero sarebbero entrati alle 10. Quanto alle pulizie», aggiunge Stubelj, «erano state fatte sabato, ero lì e lo so, e non credo che l’ultimo lavoro residuo, cioè sistemare un quadro elettrico, abbia creato tutta questa polvere. Mi spiace per la situazione che si è creata, ma soprattutto per i toni che ho sentito da parte di qualche docente anche relativamente alla tensostruttura, bocciata con pesantemente, sebbene i genitori, su questa soluzione, non abbiano sollevato alcuna eccezione». •

P.D.C.

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