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«Le fabbriche sì, noi no È un’incongruenza»

Roberto Bianchini, commerciante e consigliere comunale del M5S
Roberto Bianchini, commerciante e consigliere comunale del M5S
Roberto Bianchini, commerciante e consigliere comunale del M5S
Roberto Bianchini, commerciante e consigliere comunale del M5S

Fabbriche aperte e negozi chiusi: è una incongruenza totale. Il giudizio è di Roberto Bianchini, consigliere comunale M5s di San Giovanni Lupatoto e commerciante al dettaglio, giudizio espresso dopo la decisione governativa di dare il via libera alla ripresa delle attività di produzione da domani rinviando invece all’1 giugno la riapertura dei negozi.. «Se tra 24 ore le fabbriche tornano al lavoro, presumo che lo facciano per “fabbricare" dei prodotti, ma se non aprono i negozi dove li vendono questi prodotti?», obietta Bianchini. «Mi viene da dire che, a questo punto, sarebbe quasi meglio che gli esercizi commerciali riaprissero a settembre», aggiunge provocatoriamente. «Le fabbriche si tengano pure le merci prodotte per i negozi che non aprono più». Secondo il commerciante c’erano soluzioni meno impattanti. «Sarebbe stato opportuno riaprire almeno i negozi di vicinato, ovvero quei negozi che in sette ore di funzionamento servono 30-40 clienti e sono quindi ben gestibili dal punto di vista della sicurezza», dice ancora Bianchini. «È evidente che non si può paragonare il commerciante di vicinato con le attività di vendita presenti presso la grande distribuzione. Questi ultimi sono catene di grandi gruppi che mirano a un ammassamento di persone e sono presenti da molti anni nei centri commerciali. I piccoli negozi dei centri storici hanno tutt’altra tipologia di utenza e di frequentazione». «L’inizio della disfatta è paradossalmente iniziato», conclude Bianchini.

R.G.

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