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MONTECCHIA DI CROSARA

«Inno e Ave Maria dal mio balcone per unire il paese»

Isacco Dal Cero
Isacco Dal Cero
Ogni giorno l'Inno dal balcone (video Dalli Cani)

L'Inno di Mameli al completo e poi l'Ave Maria: da quattro settimane, alle 11.15, tutto il paese è invaso dalle note. Sono quelle che partono dai due grossi amplificatori che Isacco Dal Cero fa risuonare dal balcone di casa sua, che si affaccia su piazza Castello, e sotto al quale questa mattina ha voluto andare anche il sindaco Attilio Dal Cero.

 

Dalla collina che abbraccia la frazione melodia e parole raggiungono ogni angolo del paese, il centro (la Crosara), il Grumolo e il Monte Calvarina oltre la strada provinciale 17 della Val d'Alpone.

 

"Con tutti chiusi in casa mi sono detto che potevo fare qualcosa che unisse comunque tutta la comunità", racconta Dal Cero, che ha 46 anni e nella vita è responsabile di una agenzia di telecomunicazioni. Partito quattro sabati fa, sottovoce, con Inno e "L'italiano" di Toto Cutugno, ha poi cambiato tenore di volume (grazie a 4000 watt di potenza complessiva) e repertorio. "Intoccabile l'inno nazionale", spiega, "ma poi ho voluto omaggiare anche la nostra storia e la devozione alla Madonna. Nel 1855 la Madonna del Castello liberò il paese dalla peste e ci salvò". Storia antica, quella della miracolosa nevicata del 5 agosto 1855, che ogni anno, a Montecchia di Crosara, si ricorda con i Passaggi e la festa della Madonna della neve.

 

"È un appuntamento a cui tengo in modo particolare e che, dai tanti commenti che arrivano e sono arrivati", annuncia Dal Cero, "moltissime persone apprezzano. Continuerò a farlo fino a quando tutti saremo costretti a stare a casa". 

Paola Dalli Cani

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