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Il Coronavirus cancella la Festa degli aquiloni e la sagra di Sant’Antonio

Nessuna manifestazione si terrà a Caldiero nei mesi di maggio e giugno. Il Coronavirus ferma anche le tradizioni locali. La pandemia era scoppiata mentre era in pieno svolgimento l’antica sagra di San Mattia a Caldiero, a fine febbraio, tanto da rovinare le due giornate clou e mettendo gli organizzatori della Pro loco in difficoltà, non sapendo in quel momento come gestire gli spettacoli già fissati e in corso. Le prime disposizioni ai cittadini vennero distribuite proprio in mezzo alle bancarelle della sagra, dal personale della Croce Rossa. Non si terrà nemmeno la tradizionale Festa degli aquiloni, che si sarebbe dovuta celebrare in coincidenza della Festa della mamma, domenica 10, al parco delle Terme di Giunone. Terme peraltro ancora chiuse. «La festa degli aquiloni, con varie associazioni coinvolte, non si svolgerà», conferma il sindaco Marcello Lovato, «a causa delle limitazioni per l’epidemia ancora in corso. Non ci sono margini di sicurezza per permettere una simile manifestazione all’aperto, che creerebbe assembramenti inevitabili». Inoltre è già stata annullata del comitato sagra di Sant’Antonio, anche l’antica sagra a Caldierino, prevista dal 12 al 16 giugno. «Per salvaguardare la salute di tutti i nostri collaboratori e degli avventori, con estremo rammarico, ci vediamo costretti ad annullare anche la sagra», annuncia il presidente del comitato sagra Michele Attolini, «l’impegno fisico e mentale che tutto lo staff mette nell’organizzazione dell’evento è venuto a mancare per l’impossibilità di muoversi da casa, un obbligo per tutti». «Di fronte ad una situazione ancora instabile», spiega Attolini, «e ai rischi connessi alla diffusione del Covid 19, non possiamo garantire la nostra e soprattutto la sicurezza dei partecipanti. La festa si terrà quando non vi sarà più il rischio di ammalarsi per nessuno». «Con la speranza di combattere definitivamente questo virus, porgiamo il nostro arrivederci all’edizione del 2021», conclude il presidente del comitato sagra, «artisti, musicisti e partecipanti comprenderanno la nostra triste, ma dovuta scelta».

Z.M.

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