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I 150 anni della chiesa nel segno del beato Zefirino Agostini

Il beato Zefirino Agostini
Il beato Zefirino Agostini
Il beato Zefirino Agostini
Il beato Zefirino Agostini

Un secolo e mezzo nel segno del fondatore delle Orsoline: Terrossa di Roncà festeggia i 150 anni della chiesa nel ricordo del beato Zefirino Agostini che proprio qui trascorse l’infanzia. Si è pensato ad una processione tra via Chiesa vecchia e via Piazza per aprire, questa mattina alle 10, la giornata che l’Unità pastorale ha organizzato per ricordare i 150 anni dall’inaugurazione della parrocchiale, dedicata a Santa Maria Maddalena. Proprio dalla presenza della chiesa primigenia prende il nome della via che fu il punto di approdo dei fedeli fino al 24 ottobre 1869, giorno dell’inaugurazione al Motto del Castelletto. Erano passati 24 anni dal 18 settembre 1845, dalla festa di popolo che accompagnò la cerimonia per la posa della prima pietra. C’era, come avevano voluto i terrossani, quel don Zefirino Agostini che con la frazione aveva un legame specialissimo perché proprio qui, affidato ai nonni paterni dopo la prematura scomparsa del padre, vivevano nella villa che ancora oggi, per volontà della famiglia Agostini, ospita la scuola dell’infanzia. La sua infanzia la trascorse qui, alla scuola che sorgeva esattamente dove si scelse di erigere la nuova parrocchiale, il luogo in cui venne invitato a tornare sia l’avvio del cantiere che per l’inaugurazione. Il libretto che Gustavo Franchetto ha realizzato per l’anniversario della chiesa, iniziativa fortemente voluta dai parroci don Daniele De Rosa e don Domenico Marini, svela le parole che don Zefirino, già arciprete della parrocchia di San Nazaro e Celso a Verona, proferì abbracciando quella che durante l’infanzia e la fanciullezza era stata la sua parrocchia. È LA SUA LA FIGURA che sta al centro della pubblicazione che onora il fondatore delle Sorelle devote di Sant’Angela, poi diventata la congregazione delle Orsoline figlie di Maria Immacolata, che San Giovanni Paolo II ha proclamato beato nel 1998. La pubblicazione, grazie alla preziosa collaborazione con il ricercatore Massimiliano Bertolazzi, fa anche luce sull’affresco che occupa il soffitto della navata centrale e che Giovanni Bevilacqua eseguì nel 1902. Oggi, dunque, in processione si raggiungerà la chiesa di Santa Maria Maddalena, al centro di recenti interventi di pulizia e sistemazione a cura di un gruppo di volontari riuniti nella informale Cooperativa pensionati, dove alle 11 sarà celebrata la messa alla presenza di un delegato del vescovo di Vicenza e di una delegazione delle Orsoline. A seguire il pranzo comunitario al Patronato. •

Paola Dalli Cani

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