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Giunta, due escluse eccellenti Si profila il primo ricorso al Tar

Il Consiglio comunale di Monteforte FOTO AMATO
Il Consiglio comunale di Monteforte FOTO AMATO
Il Consiglio comunale di Monteforte FOTO AMATO
Il Consiglio comunale di Monteforte FOTO AMATO

Fuori dalla Giunta le due consigliere più votate e rappresentanza di genere non garantita: parte in salita, con una minaccia di ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Veneto, l’amministrazione del neo sindaco Roberto Costa. Così ha debuttato ieri il nuovo Consiglio comunale ed è sulla composizione della Giunta che sono insorte le minoranze. I nuovi assessori sono Alberto Speri (sicurezza, ambiente ed ecologia), Giuseppe Salvaro (lavori pubblici), Federico Costantini (Personale, polizia locale, sport, affari legali) e Graziella Ottavia Sartori (servizi sociali e pari opportunità). Giunta a sorpresa, almeno a giudizio di Teresa Ros (del gruppo «Monteforte si può fare» insieme a Annamaria Gini e Umberto Trevisan) e Andrea Savoia (Tradizione nel futuro): le donne in Giunta dovrebbero essere due e perché rimangono escluse dall’esecutivo Marzia Viali (513, la più votata di questa tornata) e Arianna Tregnaghi (343 consensi personali). Se Ros ha espresso il proprio dispiacere chiedendo una correzione di rotta, Savoia è andato oltre, ha parlato di «mancanza di rispetto nei confronti delle consigliere» e di «atto dovuto» il loro ingresso in Giunta e quindi ha ventilato la possibilità di impugnare le nomine al Tar. Roberto Costa, da parte sua, ha spiegato che si tratta, in pratica, di nomine della prima ora: «Abbiamo trovato un Comune bloccato e su vari fronti e ci siamo organizzati internamente così, contando di rimettere tutto a posto anche con la distribuzione delle deleghe: non è stato nemmeno indicato il vice sindaco», ha spiegato. A Consiglio chiuso, per altro, le osservazioni delle minoranze si sono spostate anche sul fatto che quattro dei cinque componenti della Giunta risiedano nelle frazioni. Non c’è stato tempo, invece, per discutere sull’orario di riunione del primo Consiglio comunale, alle 8: Costa, in apertura di lavori, ha spiegato che l’orario inconsueto è stato imposto da altri impegni istituzionali della giornata e che per le prossime convocazioni sarà stabilito in modo da non crear disagio a nessuno. Il suo programma è quello che col gruppo «Monteforte concreta» ha illustrato agli elettori in campagna elettorale: Ros ha garantito «la disponibilità a collaborare quando le situazioni lo consentiranno» e ha fatto appello «all’ascolto: saremo attenti ai bisogni di chi ha più difficoltà ad avere voce». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Savoia che ha però sottolineato il suo ruolo di «sentinella della legalità». •

P.D.C.

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