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Cresce il numero degli ospiti infetti alla Don Mussolin

Aumentano i positivi al coronavirus fra ospiti e operatori della casa di riposo Don Mussolin di San Bonifacio. Dalle analisi in corso fra i pochi anziani che nei controlli effettuati qualche giorno fa erano risultati negativi, così come fra coloro che li accudiscono, sono emersi nuovi contagi. Fortunatamente, però, non si sono registrati nelle ultime ore nuovi decessi. Agli 80 positivi sui 99 ospiti della struttura che erano già stati accertati, ora se ne sono aggiunti altri 6. Anche per loro è stato previsto un immediato trasferimento in aree dedicate, in modo da cercare di isolare i pochi anziani che ancora non hanno contratto il Sars cov - 2. «I nuovi positivi sono comunque asintomatici», precisa Maria Mastella, la presidente della fondazione Oasi che gestisce la struttura. Mastella comunica che il conto dei decessi è rimasto fermo a quota sette. «I primi quattro, che sono scomparsi giorni fa, erano malati già terminali per i quali il tampone è risultato positivo, ed anche gli ultimi tre, che sono morti in questi giorni, presentavano altre patologie, oltre al Covid-19», continua Mastella. E in crescita anche il numero dei positivi fra operatori e infermieri. Fino a pochi giorni fa si sapeva di 30 casi su 126 lavoratori. I controlli in corso, pur non essendo ancora stati conclusi, hanno già portato alla conferma di altri casi. «A causa di queste situazioni abbiamo prima assunto nove persone, poi ampliato la collaborazione con le realtà che si occupano dei trasporti con ambulanze Ali d'Angelo e Sfera di San Bonifacio e ora abbiamo attivato un accordo con un gruppo di cooperative del Sud Italia, in forza del quale arriveranno quattro operatori e due infermieri», aggiunge la presidente. Il centro anziani gestito dalle Oasi a Caldiero è stato oggetto di un controllo dei Nas che si è concluso ieri e non ha portato a nessuna contestazione. Alla Casa albergo di Zevio, dove si sono verificati qualche giorno fa sette decessi di persone contagiate, la situazione è stazionaria. Una parte dei nuovi tamponi effettuati dovrà però essere ripetuta, perché i risultati sono stati invalidati, causa pratiche non regolari. •

LU.FI.

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