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MONTEFORTE

Concorso pianistico
Busoni: Bertolazzi
in finale a 21 anni

Giovanni Bertolazzi
Giovanni Bertolazzi
Giovanni Bertolazzi
Giovanni Bertolazzi

Due italiani alla finale per la musica da camera del 62° Concorso pianistico internazionale «Ferruccio Busoni» ed uno è veronese: si chiama Giovanni Bertolazzi, ha 21 anni, ed è uno dei pianisti più promettenti del panorama musicale italiano. La finale per la musica da camera è in programma questa sera e sarà possibile seguirla in streaming collegandosi alle 21.20 al sito https://www.concorsobusoni.it/it/.

 

Poi, venerdì sera, il concorso che si sta svolgendo a Bolzano e che da anni non vedeva musicisti italiani arrivare tanto in alto, vivrà la sua finalissima. L'approdo alla finale di questo che è forse il concorso pianistico più prestigioso è la conferma di come il 2019 sia davvero l'anno d'oro per il giovane pianista di Brognoligo di Monteforte d'Alpone. Bertolazzi, che da un anno e mezzo si è trasferito a Catania per conseguire, sotto la guida di Epifanio Comis, il biennio specialistico all'istituto superiore di studi musicali Vicenzo Bellini, solo qualche settimana fa aveva sbaragliato tutti alla terza edizione del «Premio Alkan per il virtuosismo pianistico».

 

Vincenzo Maltempo, presidente della giuria del concorso internazionale promosso dall'imprenditore franco-olandese Eric Veron e dedicato al compositore Charles-Valentin Alkan, si è inchinato così al «temperamento ed al suo virtuosismo al pianoforte» del pianista montefortiano. Una vittoria che si traduce in una opportunità straordinaria non solo per la visibilità internazionale ma anche perchè Veron per un anno «adotta» il pianista vincitore sponsorizzando i suoi progetti musicali: «Gli sono davvero molto riconoscente e questo traguardo dimostra la bontà della mia scelta. Negli anni ho fatto tanti concorsi, ho vinto tanti premi», spiega Giovanni Bertolazzi, «ma da quando seguo il maestro Comis i risultati sono stati ottimi e in crescendo, mi ha fatto fare enormi passi avanti». Prima di conquistare il «Premio Alkan» questo 2019 lo aveva visto finalista del Premio Busoni 2019, mentre solo qualche settimana fa ha spadroneggiato anche al 33° Concorso internazionale «Francesco Paolo Neglia». È stata un'estate di studio e lavoro intenso la sua, «perchè spesso i premi consistono in concerti», spiega Bertolazzi, ma anche di esperienze nuove come la registrazione di un video e di un Cd che sono i premi collaterali dopo l'Alkan.

 

«Cosa farò da grande? Per riuscire a vivere di musica serve una grande preparazione, studio: è un sogno ma che è anche concreto grazie a concerti o con la docenza». Il primo incontro col pianoforte lo fece a 10 anni, «con le prime lezioni di Anna Posenato», ricorda, «e poi è stato un crescendo fino al liceo musicale “Pigafetta” di Vicenza frequentato in contemporanea col Conservatorio a Venezia e poi il salto a Catania».

Paola Dalli Cani

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