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Assistenti, l’alternativa agli insegnanti di sostegno

Sono molti i servizi che favoriscono il funzionamento del sistema scolastico italiano e l’accesso di bambini e ragazzi al proprio percorso di istruzione. Tra questi c’è anche l’assistenza per gli alunni disabili: un importante ruolo viene svolto dagli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, figure professionali il cui compito è favorire, agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali, la frequenza delle lezioni. Mentre gli insegnanti di sostegno sono di competenza statale e vengono assegnati alle classi di alunni con disabilità, rappresentando una risorsa per tutta la classe, gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione sono gestiti dagli enti locali e seguono il singolo alunno disabile. Rispetto alla media nazionale di 5,1 alunni per assistente, sono diverse le regioni che sforano questa soglia, dimostrando una carenza del servizio. In testa il Molise a quota 21,8, seguito dalla Campania (16,7) e dalla provincia autonoma di Bolzano (8,9). Le regioni che registrano invece un rapporto più equilibrato sono Lombardia e Trento, entrambi a quota 3,4 e le Marche, con soli 3 studenti per assistente. In Veneto la Fondazione Openpolis, che ha realizzato l’indagine, ha contato 7,3 alunni per ogni assistente. Da notare poi che spesso, laddove gli assistenti scarseggiano, vi è una maggiore presenza di insegnanti di sostegno, che però rappresentano una figura diversa dalla prima, sotto vari punti di vista.

F.L.

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