Alla casa di riposo di Zevio morti altri due anziani

Sale il conto dei decessi con Covid alla Casa albergo di Zevio, dove, però, sta diminuendo il numero dei positivi al coronavirus. «Sono morti due nostri ospiti che erano ricoverati in ospedale», comunica Maria Mastella, la presidente della fondazione Oasi di San Bonifacio. Una realtà, questa, che gestisce 9 strutture nel Veronese, di cui 7 risultano «pulite». I due decessi comunicati ieri si aggiungono ad altre sette che erano avvenute nella casa di riposo zeviana alcuni giorni fa. Questo lunedì il sindaco Diego Ruzza aveva reso noto che dei 50 ospiti presenti in struttura ben 45 erano positivi, anche se 43 di essi stavano bene e gli altri 2 presentavano sintomi lievi. «Non abbiamo ancora l'esito di tutti i tamponi, però buona parte di quelli che sono arrivati sono risultati negativi», spiegava ieri la presidente. Nella casa di riposo «Don Bortolo Mussolin» di San Bonifacio, nella quale l'ultimo dato del contagio parlava di 86 positivi su 99, i nuovi tamponi verranno invece effettuati ad inizio settimana. Il Comitato assicura che la loro presenza sarà garantita in base alle disponibilità e verrà integrata dal corpo militare e dalle infermiere volontarie della stessa Croce Rossa. «Considerate le assenze di vari dipendenti positivi al coronavirus avevamo chiesto al Prefetto la disponibilità di operatori ed infermieri; i volontari della Croce Rossa non possono svolgere queste mansioni, ma ci aiuteranno tenendo compagnia agli ospiti», spiega Maria Mastella. Le Oasi, d'altro canto, in questi giorni stanno provando in tutti i modi a reperire personale. «Grazie all'encomiabile impegno dei nostri dipendenti siamo riusciti comunque a coprire tutti i turni, ora confidiamo nel rientro dalla prossima settimana di alcuni operatori ed infermieri che stanno finendo la quarantena per far riprendere il fiato a chi ha tirato la carretta», conclude la presidente. •