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Il festival nelle piazze

Tocatì fa il pieno
e piace ai delegati
dell'Unesco

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Un momento del Tocatì (Marchiori)
Un momento del Tocatì (Marchiori)
Giochi e balli al Tocatì (Marchiori)

La magia del Tocatì si è rinnovata per l’ultimo giorno, ieri, toccando l’apice dei visitatori, e dando loro appuntamento all’edizione 2020. La chiusura domenicale del festival, del resto, è sempre la data più partecipata. Centro storico in mano ai bambini, alle famiglie, alle comitive, ai turisti. In piazza Erbe, sotto lo sguardo imperturbabile del leone marciano, sono andate in scena agguerrite sfide di tiro alla fune, partitone di calciobalilla all’ombra di Galleria Pellicciai, rumorosi incontri di morra in zona Duomo, mitragliate di cerbottane in Sottoriva, creazione di aquiloni davanti a Sant’Anastasia… oltre a decine di altri giochi, mescolati a musica e danze.

 

Soddisfatti, pur stanchi, gli organizzatori dell’Associazione giochi antichi (Aga). In mancanza dei numeri ufficiali, che arriveranno durante la settimana, l’impressione è che questa quattro-giorni sia andata molto bene. Una sensazione condivisa anche dalla nutrita delegazione dell’Unesco, in visita al festival per la candidatura del Tocatì.

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