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Traffico rallentato

Tangenziale Nord,
limite a 70 all'ora
e «superautovelox»

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Il cartello dei 70 km/h in Tangenziale Nord
Il cartello dei 70 km/h in Tangenziale Nord
Il cartello dei 70 km/h in Tangenziale Nord
Il cartello dei 70 km/h in Tangenziale Nord

Ormai è la tangenziale al rallentatore. Da qualche giorno lungo la bretella che da Porta Palio porta allo svincolo verso il casello di Verona Nord da una parte e l’aeroporto di Villafranca dall’altra, i limiti di velocità si sono abbassati. Tanto che per quasi tutta la sua lunghezza può essere percorsa al massimo ai 70 all’ora. Solo nell’ultimo tratto - dall’uscita di San Massimo - il limite sale ai 90. Insomma, si viaggia più piano che in una strada normale, e la cosa non è sfuggita ai lettori de L’Arena che numerosi l’hanno segnalata al giornale.

 

Del resto non ci vuole molto per accorgersi della differenza, e sperimentare anche la sorpresa che si impossessa degli automobilisti. A chi percorre abitualmente quella strada non sarà sfuggito infatti lo spettacolo inedito di veicoli in fila a velocità moderata, timorosi di venire presi in castagna dai Velo Ok arancioni, ora diventati ancora più temuti con le nuove restrizioni. I cartelli biancorossi nuovi di zecca con il numero 70 si notano eccome, i divieti fanno paura, le multe ancora di più, la nuova selva di segnali produce (per ora) un effetto sorpresa. Risultato: in una strada a scorrimento veloce si va piano. Bene, si dirà. Se velocità ridotta è sinonimo di sicurezza, allora è stato fatto un passo avanti. Ma abbiamo davvero la certezza che sia più sicura una strada dove alcuni - la maggior parte, in effetti - si attengono al codice della strada, altri sfrecciano a velocità doppia infischiandosene di limiti e regole, inchiodando bruscamente quando si trovano davanti la fila di auto disciplinatamente al rallentatore, o peggio ancora infilando in slalom gli automobilisti rispettosi dei limiti?

 

Polizia municipale e Comune non hanno dubbi. Anzi. La nuova segnaletica restrittiva anticipa l’installazione di due superautovelox fissi attivi 24 ore su 24, prima del sottopasso della ferrovia (andando verso Verona Nord) e prima di quello dello Stadio (venendo verso la città). Due punti in curva costati molti incidenti, molti feriti, molte migliaia di euro al Comune per riparare i guardrail. «Verranno messi a breve dalla Polizia municipale», spiega l’assessore alla viabilità Luca Zanotto, «per produrre un ulteriore effetto deterrente e moderare la velocità. Le multe fanno paura ma non ci interessa far cassa. Da amministratori, mettiamo in atto tutti i presidi utili a migliorare la sicurezza dei cittadini».

 

Prima la tangenziale si imboccava e non c’erano segnali. Ora l’ingresso inalbera due vistosi cartelli, ai lati della strada, che riportano il limite dei 70 all’ora. Un altro è collocato, accompagnato da Velo Ok, qualche metro prima del sottopasso concomitante con l’uscita dei parcheggi Stadio. Poi si riprendeva ai 90 all’ora, anche in corrispondenza del secondo Velo Ok installato qualche mese fa dopo l’uscita di Santa Lucia, e il limite dei 70 tornava solo prima della seconda galleria. Lo stesso in senso opposto: sempre limite dei 90 salvo prima delle gallerie. Ora il limite è sempre di 70 all’ora, a parte il tratto tra San Massimo e lo svincolo di Verona Nord e non in direzione opposta: arrivando dallo svincolo, in un primo breve tratto il limite è stato fissato ancora ai 70.

 

«Settanta o 90, se tutti rispettassero i limiti non ci sarebbero problemi e non staremmo a parlare della differenza di velocità che aumenta fra chi è rispettoso e chi trasgredisce», dice Zanotto. E tutti si augurano che queste modifiche siano benefiche per garantire più sicurezza. Intanto però un’osservazione va fatta. Quello che di certo non è sicuro, lungo quei sei chilometri, è lo spartitraffico. Gli oleandri saranno anche scenografici, ma quando crescono troppo e non si tagliano, finiscono per ingombrare la sede stradale e in certe curve oscurare la visuale. Non va bene, anche se si va piano.

Bonifacio Pignatti

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