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Sotto grandine e pioggia «No paura, solo sorrisi»

Grande partecipazione alla cittadella dell’Ana di Verona
Grande partecipazione alla cittadella dell’Ana di Verona
Grande partecipazione alla cittadella dell’Ana di Verona
Grande partecipazione alla cittadella dell’Ana di Verona

Una bomba d’acqua arrivata all’improvviso. Con la grandine a rendere tutto ancora più complicato. Il raduno degli alpini a Milano è stato bagnato ieri dall’acquazzone che ha colpito la metropoli lombarda sede dell’adunata nazionale. «Tutti correvano a cercare riparo nei bar, sotto i volti e nei gazebi, anche perchè è arrivata senza annunciarsi più di tanto», conferma Giorgio Sartori, vicepresidente vicario Ana Verona a Milano già da venerdì. «Peccato perchè ha un po’ rovinato la giornata, anche se è comunque durata poco e qui nella zona centrale, noi siamo vicino al Castello Sforzesco, ha fatto meno danni che nella zona nord», dove addirittura l’aeroporto di Malpensa è stato sommerso dal ghiaccio con i voli bloccati. «Eh ma per spaventarci ci vuole ben altro», scherza Sartori, «un po’ di acqua non ci fa certo paura, neppure con la grandine. E poi adesso il tempo è migliorato, quindi la serata si prospetta positiva». Un appuntamento immancabile alle adunate. «È il momento più goliardico, dove si sta insieme e ci si diverte, poi alla mattina freschi come le rose per la grande sfilata. Le sensazioni? Sono molto buone, davvero, sentendo anche i vari gruppi sparsi per la metropoli milanese tutti hanno un riscontro positivo e la gente si sta divertendo parecchio. C’è pieno di persone un po’ ovunque, tantissimi alpini in visita accompagnati da parenti e amici. Senza dimenticare che è un’ottima occasione per visitare Milano, che è solo a 150 chilometri da Verona ma che troppo spesso viene dimenticata tra le mete turistiche a cui facciamo riferimento, invece è molto bella e interessante». A Milano c’è anche David Favetta, che di Ana Verona è il segretario generale. E le sezioni scaligere di città e provincia hanno risposto presenti all’adunata nazionale. «In tutto stimiamo circa cinquemila persone qui di cui tremila sfileranno, visto che possono farlo solo gli alpini in congedo: la sfilata inizierà alle 9 con le autorità e l’esercito, poi alle 10 le sezioni straniere degli alpini - anche dall’Argentina, dal Sudafrica e dall’Australia - e a noi veronesi toccherà tra le 13.30 e le 14, quando sfileremo per circa quattro chilometri fino al Castello Sforzesco». Con tanta gente in arrivo anche questa mattina. «Da città e provincia partiranno circa 80 pullman, oltre a chi viene in treno e in macchina», continua Favetta, «la parte veronese sarà divisa in quattro blocchi, il primo in compagnia dei sindaci dei vari Comuni». •

L.MAZ.

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