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IL PUNTO DEL 9 APRILE

"Rinnovo ordinanza?
Bisogna vedere
cosa farà il governo"

Il sindaco Federico Sboarina
Il sindaco Federico Sboarina
Il sindaco Federico Sboarina
Il sindaco Federico Sboarina

Il sindaco parte in quarta: "Dati dell'azienda zero: 98 nuovi positivi, la provincia ha scavallato i 3000 contagi. I decessi in testa su base regionale. Mi ricollego a quanto detto ieri: fase ancora critica, non faccio allarmismo ma cerco di essere reale sulla base degli indicatori che vedo. E prendo provvedimenti in questo senso. I numeri fanno capire tante cose. Non è ancora il momento di mollare. C'è ancora del lavoro da fare: sacrifici per ognuno di noi e comportamenti da tenere".

 

"Chiaro che poi quando questa situazione migliorerà, e potremo riprendere la nostra normalità, dovremo gestire la parte dell'impatto che l'emergenza ha avuto sul mondo economico".

 

FASE DUE. "Per me la fase 2 sarà la riprese della nostra città. A breve convocherò videoconferenza con le varie categorie economiche. Voglio raccogliere dai loro numeri quale è stato l'impatto e cosa determinerà".

 

"Chiederò anche una visione. Questa non è una parentesi. Non si potrà ripartire come prima, il mondo è cambiato e dovremo essere veloci e avere capacità progettuale".

 

"Dobbiamo utilizzare tutti gli asset fantastici che offre il nostro territorio, come l'Arena, la Fiera, il lago,  il vino, l'agroalimentare, il turismo, per costituire la rinascita e la ripartenza della città. Questo è fondamentale. Dai primi giorni della prossima settimana voglio lavorare con tutte le categorie per sviluppare la nostra visione per il futuro. Dovremo essere come i costituenti della rinascita della città. L'importante sarà avere le idee chiare. Cosa valorizzare e con quali strumenti. Ci saranno tante opportunità.  Come nel secondo dopoguerra chi avrà le idee migliori potrà ripartire e ad essere più forte di prima". 

 

ALPINISTI RIENTRATI. "Per quanto riguarda gli alpinisti che sono potuti rientrare  a Verona, invece, voglio sottolineare anche le cose positive. Sottolineando che è stato un grande risultato generato facendo squadra al di là delle differenze politiche e ringrazio l'onorevole Comencini e l'onorevole Rotta che si sono dati da fare in questa situazione. Tutti insieme per la nostra comunità".

 

TRAFFICO. Il vicesindaco Zanotto sui dati sul traffico: "Dobbiamo continuare su questa strada perché  i dati del traffico purtroppo rilevati  dalle centraline, in particolare via Torbido, dicono che ieri siamo tornati quasi alla pari con quelli di venerdì 20, il giorno prima della chiusura totale, cioè il 20% in più del minimo storico. Si stanno muovendo troppi veicoli. Numeri esagerati. Ieri 5458 veicoli rilevati in via Torbido, la settimana scorsa sotto la soglia dei 5000. Il venerdì 20 erano stati 5600. Questo non va bene, non dobbiamo mollare".

 

PASSEGGIATA E CORSA VICINO A CASA VIETATE. A proposito di ordinanze.  Il sindaco replica a chi sostiene che le ordinanze restrittive sindacali non siano legittime in virtù di quanto enuncia il decreto legge 25/3 2020 numero 19 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale in merito alle misure urgenti per fronteggiare il Covid-19. Il quale  all'articolo 3, comma 2 e 3 recita: 2. I Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l'emergenza in contrasto con le misure statali, ne' eccedendo i limiti di oggetto cui al comma 1. 3. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano altresì agli atti posti in essere per ragioni di sanità in forza di poteri attribuiti da ogni disposizione di legge previgente.

A questo proposito Sboarina chiarisce: "La mia ordinanza non è illegittima. La norma dice che non si possono fare ordinanze in contrasto con le misure statali e fuori dagli oggetti previsti dall'articolo uno del decreto. Vale a dire: i provvedimenti che vengono presi anche di carattere superiore hanno una finalità precisa, vanno in una direzione:  evitare il contagio, quindi assembramenti e quant'altro. .Non si possono prendere provvedimenti in contrasto con questo. Per esempio: se io aprissi i parchi sarebbe illegittimo. Ma qualora sono più restrittivi e vanno nella stessa direzione di evitare assembramenti, rimangono legittimi. Il sindaco è responsabile della salute dei suoi cittadini. Alcuni provvedimenti", ricorda,  "sono necessari anche perché Verona stava diventando un focolaio, i contagi salivano più velocemente che in altre città e a fronte di questo ho ritenuto giusto di prendere provvedimenti anche più restrittivi. Dal mio punto di vista non c'è illegittimità e non siamo l'unico comune ad avere adottato queste ordinanze".

 

"Fare attività motoria sotto casa significherebbe, visto la densità della popolazione, creare assembramenti".

 

IL 13 APRILE. Le ordinanze scadono il 13, cosa succederà poi? "Non si può dire adesso. Anche perché bisognerà allinearsi ai decreti ministeriali. Non ho mai preso ordinanze sindacali in contrapposizione ma solo considerando la specificità della mia città. Per sapere che provvedimenti andranno presi a Verona bisognerà vedere cosa decideranno al governo e poi decideremo in base alle nostre specificità. Ma oggi non sappiamo ancora cosa deciderà di fare il governo".

 

COMPLIMENTI AI GIOVANI. In chiusura il sindaco ci tiene a fare i complimenti ai giovani. "Nel week end di Pasqua dovremo comportarci come hanno fatto i giovani,si sono rivelati quelli che hanno risposto nel miglior modo alle misure messe in campo, forse perché sanno utilizzare meglio la tecnologia da casa, i contatti,  sono più duttili, ma sono quelli che si vedono meno in giro. Loro sono quelli che hanno risposto nel miglio modo alle sollecitazioni per tenere comportamenti corretti. Prendiamo esempio da loro".

 

 

 

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