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Sopralluogo dell’Amia al parco di via Murari Brà

Pino sulle auto:
«Era rimasto
senza radici»

Il pino marittimo crollato venerdì pomeriggio in via Murari Brà
Il pino marittimo crollato venerdì pomeriggio in via Murari Brà
Il pino marittimo crollato venerdì pomeriggio in via Murari Brà
Il pino marittimo crollato venerdì pomeriggio in via Murari Brà

La mattina dopo il crollo, appena portato via l’albero schiantato, i tecnici dell’Amia si fermano a esaminare il «cratere» lasciato dalla pianta.

«Sul retro non aveva quasi più radici. O comunque, non a sufficienza per reggere il peso di tronco, rami e chioma», constatano, mentre tastano a terra i brandelli di legno che appaiono strappati. Il grosso pino domestico (Pinus pinea), come i suoi due «gemelli» ancora in piedi lungo la cancellata dell’ampio giardino comunale di via Murari Bra aveva almeno cinquant’anni, alto una dozzina di metri e un peso stimato di oltre una tonnellata. Anteriormente le radici lo tenevano ben saldo, ma dietro era ancorato in pochissimi punti: non c’era quasi più terra, tanto che, rovesciandosi, «la pianta non ha nemmeno sollevato la zolla», fanno notare ancora i tecnici. 

Lorenza Costantino

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