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Piazza Erbe, stop al progetto Forti

Un rendering del progetto dell’architetto Giorgio Forti per le tende dei plateatici di piazza Erbe, presentato nel 2016
Un rendering del progetto dell’architetto Giorgio Forti per le tende dei plateatici di piazza Erbe, presentato nel 2016
Un rendering del progetto dell’architetto Giorgio Forti per le tende dei plateatici di piazza Erbe, presentato nel 2016
Un rendering del progetto dell’architetto Giorgio Forti per le tende dei plateatici di piazza Erbe, presentato nel 2016

Nuovi tendoni sui plateatici dei bar e ristoranti di piazza Erbe? Si cambia ancora. L’Amministrazione comunale vuole indire un concorso di progettazione per fare in modo che i privati titolari dei locali possano scegliere tra varie soluzioni. Il bando avrebbe un contributo pubblico, del Comune, che potrebbe arrivare 10mila euro, per coprire le spese. Ma perché questa iniziativa? Perché Palazzo Barbieri non considererebbe del tutto idoneo all’idea di valorizzare piazza Erbe il progetto presentato nell’ottobre 2016 per conto di 14 esercenti, dagli architetti Giorgio Forti e da sua figlia Ilaria e dal team dello studio Forti, con la collaborazione di Mario Pagan de Paganis, ingegnere. Il progetto Forti - commissionato da Confcommercio in collaborazione con il Comune, durante l’Amministrazione Tosi - prevede un riordino dei plateatici, dai locali fino al toloneo, con tendoni di colore “Rosso Verona”, nella parte superiore. Ancorati a terra e sui muri. Le lunette con il nome degli esercizi avrebbero vari colori. Gli spazi esterni sarebbero divisi da paraventi in acciaio inox e plexiglass. Questo progetto è il secondo. Nel 2012 lo stesso Forti ne aveva depositato uno in Comune, approvato nell’ottobre 2012, ma poi decaduto. Era stato commissionato da 11 esercenti. Sul nuovo progetto però anche la Soprintendenza aveva posto alcuni rilievi e agli autori era stato chiesto di apportare modifiche. Il che però, secondo il Comune, non è avvenuto. Da qui dunque l’intenzione dell’Amministrazione Sboarina di scegliere sulla base di un bando, con un concorso di progettazione, da indire in tempi rapidi. Anche tenendo conto del fatto che è da quasi otto anni che in città si discute della riqualificazione di piazza Erbe, nel cuore della città antica, senza che si sia arrivati a nulla. In piazza Bra, invece, sul Liston, sono stati collocati i nuovi tendoni dei ristoranti e dei bar, firmati dal regista Franco Zeffirelli. Anche in quel caso, comunque, dopo lungaggini e polemiche. Ora dunque si profila una nuova pagina nella lunga storia del riordino dei plateatici di piazza Erbe. Se il bando dovesse andare in porto, sarebbe il terzo tentativo. E si vedrà, poi, quale sarà l’orientamento della Soprintendenza all’archeologia, alle belle arti e al paesaggio. A Verona, come L’Arena ha riferito ieri, è in arrivo Vincenzo Tinè, da Padova (dove andrà, da giovedì, Fabrizio Magani, che è stato a Verona quattro anni), città in cui ha posto dei paletti rigidi sui plateatici dei locali e sugli arredi del centro storico, pur trovando poi una mediazione con il Comune e con i commercianti. •

Enrico Giardini

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