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Multata per 23 secondi di «ritardo»

Prosegue il nostro approfondimento sulle multe degli accertatori della sosta fatte a tempo di record in città FOTO  VACCARI
Prosegue il nostro approfondimento sulle multe degli accertatori della sosta fatte a tempo di record in città FOTO VACCARI
Prosegue il nostro approfondimento sulle multe degli accertatori della sosta fatte a tempo di record in città FOTO  VACCARI
Prosegue il nostro approfondimento sulle multe degli accertatori della sosta fatte a tempo di record in città FOTO VACCARI

È stato come stappare una bottiglia di bollicine. Dopo il nostro servizio di ieri sulle multe degli accertatori a tempo di record, ecco che i nostri lettori ci hanno segnalato altri casi. E così abbiamo un altro record che sarà difficile da superare. Multa per sosta senza esposizione del tagliandino alle 9.01 screen shot della multa pagata che dimostra l’avvenuto pagamento on line alle 9.02. A voler proprio essere fiscali il verbale di contestazione è stato emesso alle 9.01.37 secondi. Continuano le proteste e le segnalazioni dei cittadini contro gli accertatori della sosta. «La mia ragazza mi doveva accompagnare a ritirare lo scooter in concessionaria ed è passata a prendermi a casa. Ha messo l’auto in via Tezone. Si è collegata al sito on line che utilizza per il pagamento e non le si è aperto il portafoglio. Così ha rifatto il collegamento quando è stato disponibile, poco dopo e ha pagato la sosta mezz’ora perchè tanto dovevamo uscire subito», racconta Raimondo. LA SORPRESA. «Scendiamo di casa e vedo che sulla mia auto c’è una multa. Io ho il permesso per dimoranti. Così incrocio un accertatore della sosta e gli chiedo come hai ho la multa. Lui, gentilissimo, devo dire, mi spiega che da una parte di piazzetta De Gasperi e di via Tezone, i dimoranti non possono restare oltre le otto del mattino. Colpa mia, non lo sapevo e questa multa va pagata anche se sollevo una questione: considerato che noi che abbiamo il permesso spesso alla sera quando rientriamo a casa non troviamo posto, non sarebbe male se venisse prolungato l’orario della sosta per residenti e dimoranti. Almeno fino alle 10. È una proposta che credo molti condivideranno». Una nota di colore: «Mentre ero a parlare con l’accertatore passa un avvocato che ha lo studio in zona e lui sorridendo gli chiede se era lui quello di cui parlavano nell’articolo sull’Arena». Ma la “giornatona“ per la coppia non era ancora terminata. «Qualche metro dopo arriviamo all’auto della mia fidanzata e anche sul suo tergicristallo c’è la multa. Siamo stupefatti perchè sappiamo bene di aver pagato. Quindi torniamo dal gentile accertatore che ci dice con esattezza quando l’ha verbalizzata. Adesso cercheremo di far annullare la multa, ma davvero mi domando come sia stato possibile elevarla in così breve spazio di tempo». SOLO UN ATTIMO. Multa in pochi attimi anche per una residente di Borgo Trento, che è stata sanzionata in via Mameli. «Ho parcheggiato in via Mameli il 29 luglio, con arrivo alle 14.35», racconta Ester, «ho attivato il pagamento on line, ho il tagliandino esposto, ma ho preso un verbale da un accertatore “trasparente“ alle 14.35. È impossibile che nei 10 secondi che ci ho messo ad arrivare alla colonnina per leggere il numero di easypark un accertatore abbia visto la macchina, fatto il controllo di easypark, fatto il verbale, stampato ed attaccato al vetro dell’auto senza che io lo vedessi. Questa è una truffa. Bella e buona. Vorrei venisse data visibilità a queste cose. Non è per i 30 euro ma per il principio perché questi soldi sono rubati», dice la donna. Insomma le proteste fioccano. Difficile, pare, vedere gli accertatori, ma loro vedono bene quando posteggiamo. E solerti infilano il temuto foglietto giallo sotto i tergicristalli. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Vaccari

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