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Il caso di Verona

Inchiesta regionale
su batterio-killer
«Atto dovuto»

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L'ospedale della donna e del bambino a Borgo Trento
L'ospedale della donna e del bambino a Borgo Trento
L'ospedale della donna e del bambino a Borgo Trento
L'ospedale della donna e del bambino a Borgo Trento

«Con una contaminazione in corso da novembre 2018 e con 12 casi conclamati e riconosciuti di neonati contagiati, la commissione ispettiva sul citrobacter alla maternità dei Borgo Trento annunciata oggi dal presidente Zaia rappresenta un atto dovuto di fronte ad un vicenda gravissima». Lo afferma Elisa La Paglia, consigliera comunale del Pd a Verona. «Chissà che l’inchiesta - prosegue - non aiuti a capire il motivo per cui la chiusura del reparto, che tutti gli esperti indicano come l’unica soluzione di fronte ad un nemico tanto insidioso, sia stata decisa soltanto pochi giorni fa, all’indomani della pubblicazione degli esiti della perizia disposta dal tribunale di Genova e non prima». La consigliera Dem chiede se si poteva intervenire con maggiore tempestività e aggiunge che la prima domanda a cui le madri veronesi pretendono risposta è «chi ha deciso di non informarle del rischio in corso».

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