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Per la ristrutturazione di Dynamo Camp

Glaxo, «Ride for Joy»: 560 chilometri
in bicicletta per i bimbi malati

Per la ristrutturazione di Dynamo Camp
Il sindaco Sboarina, l’amministratore di GSK Arosemena con l’«assegno» FOTOSERVIZIO GIORGIO MARCHIORIL’arrivo di «Ride for Joy» al Sporting Club Blu Volley
Il sindaco Sboarina, l’amministratore di GSK Arosemena con l’«assegno» FOTOSERVIZIO GIORGIO MARCHIORIL’arrivo di «Ride for Joy» al Sporting Club Blu Volley
SERVIZIO GLAXO RIDE FOR JOY

Sono quaranta e arrivano come ciclisti «pro». Niente volata al centesimo di secondo ma tappeto d’onore, arco gonfiabile sulla linea di fine fatica e musica rock «a palla» allo Sporting Club Blu Volley. «Non siamo professionisti dello sport ma persone che hanno creduto in un’idea», sorride Luis Arosemena, presidente e amministratore delegato di Glaxo Smith Kline (GSK) Italia. Finisce così «Ride for Joy»: cinquecentosessanta chilometri a pedali in cinque giorni, a tappe da Siena a Verona seguendo una linea ideale che passa dai siti aziendali, per raccogliere fondi a favore di Dynamo Camp, la realtà associativa senese che ogni anno garantisce la «terapia ricreativa e inclusiva» a 1.800 bambini malati, in cura e nella fase riabilitativa. Il contatore della raccolta, fissato su un «assegno» simbolico firmato alla presenza del sindaco Federico Sboarina, si ferma a 76mila euro.

«RIDE FOR JOY». I quaranta al traguardo, dirigenti delle sedi italiane con l’apporto di undici colleghi esteri (Europa, Oriente e America), benedicono l’acqua e gli integratori: il caldo non ha dato tregua nella risalita dalla Toscana alle rive dell’Adige. «Stanco, ovviamente, ma altrettanto felice», ammette Arosemena. Omettendo per modestia di possedere la «marcia in più» del triatleta praticante. «Bello che questa iniziativa finisca a Verona, consolidando nel segno della solidarietà un rapporto ormai storico, al punto che una multinazionale come GSK viene considerata ormai come grande azienda “locale“», commenta il sindaco Federico Sboarina. Nonostante abbia, solo in Italia, 5.000 dipendenti e, stando ai dati del 2018, poco più di 95mila sparsi nelle sedi mondiali. «Il nostro viaggio è cominciato qui nel 1932. In questa città abbiamo costruito innovazione, nei prodotti, nel lavoro e nella responsabilità sociale. E continueremo a farlo», chiosa Luis Arosemena. Il prossimo segno di presenza, domani e mercoledì, sarà portare un’appendice del Tocatì ai bambini ricoverati nell’ospedale di Borgo Trento. Iniziativa inedita ma confermata, cui mancano solo gli ultimi ritocchi operativi. Sarà sempre e comunque volontariato, da parte dei dipendenti veronesi della multinazionale: una quarantina hanno già preso l’impegno.

MISSIONE. La scena, allo Sportig Club Blu Volley, è comunque tutta per i ciclisti e per la missione solidale portata a termine. «Dynamo Camp, collocato in un’oasi del Wwf nei pressi di Pistoia, accoglie per la terapia ricreativa bambini, ragazzi e famiglie che vivono il confronto con malattie gravi o croniche», spiega Roberta Mottino, responsabile della comunicazione per l’associazione. Dieci anni di collaborazione sempre più stretta con GSK, dai vertici ai dipendenti. «E proprio questi ultimi, in particolare, almeno un centinaio ogni anno, rappresentano più del dieci per cento dei nostri volontari. “Ride for Joy“ è stata promossa proprio per sistemare le strutture delle casette in cui ospitiamo i ragazzi che, dopo ormai 12 anni, hanno bisogno di interventi».

IN CITTÀ. A pochi giorni dal debutto del «Children’s Museum», sponsorizzato da GSK, la multinazionale «veronese» offre una replica della propria presenza attiva in città con la «granfondo» a tappe solidale. «È il nostro concetto di responsabilità sociale», conferma l’amministratore delegato Luis Arosemena. Poi, tra pacche sulle spalle e saluti di dipendenti e familiari, sempre e rigorosamente con il «tu», si avvia, ancora in divisa da ciclista, verso le premiazioni.

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Paolo Mozzo

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