<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
VERONETTA. Due gli episodi domenica sera: uno in via Muro Padri e l’altro in via Giardino Giusti

Due cassonetti vanno
a fuoco. C’è un’indagine
della polizia

Uno dei cassonetti ai quali è stato appiccato il fuoco nella foto postata su Facebook da InfoSpazio161
Uno dei cassonetti ai quali è stato appiccato il fuoco nella foto postata su Facebook da InfoSpazio161
Uno dei cassonetti ai quali è stato appiccato il fuoco nella foto postata su Facebook da InfoSpazio161
Uno dei cassonetti ai quali è stato appiccato il fuoco nella foto postata su Facebook da InfoSpazio161

Un cassonetto per la raccolta della carta annerito dal fuoco in via Muro Padri 14, nei pressi della sede di Info-spazio 161, che è al civico 12. Si tratta del «nuovo spazio critico che ha l’obiettivo di continuare a monitorare ciò che prima era una emergenza o minaccia neofascista, ma che oggi noi definiamo diversamente: normalità neofascista», come sostengono i militanti in un comunicato inviato alla stampa e che riporta quanto sarebbe accaduto. Sempre domenica sera, attorno alle 23.50 c’è anche un altro cassonetto andato in fiamme. In via Giardino Giusti, davanti al civico 3. I dati oggettivi sono tre. Primo. Due cassonetti a fuoco. Uno vicino alla sede del movimento politico e un altro in un luogo «anonimo». Secondo. L’intervento delle Volanti domenica ha fatto sì che via Muro Padri venisse chiusa per un poco per dare modo ai vigili del fuoco di domare le fiamme. E grazie a loro infatti il cassonetto s’è soltanto annerito nella parte alta. Terzo. Di questo secondo fatto è stata successivamente informata la Digos. Ora ci sono indagini in corso. Mentre il primo cassonetto andava a fuoco c’è stato un piccolo scoppio che potrebbe essere stato provocato dalle fiamme stesse o da un petardo. Si stanno visionando le telecamere. Potrebbe trattarsi di un atto vandalico di un balordo o di un gesto politico. Il dato soggettivo invece è la nota diffusa dal collettivo politico: «Info-spazio 161 ha aperto le porte ufficialmente sabato scorso, ed è già la seconda volta in cui ci ritroviamo a denunciare pubblicamente un attacco neofascista. Ebbene sì, i camerati, dopo aver fatto militarizzare il quartiere sabato sera con l’apertura delle loro sedi, riempiendo le vie di Veronetta di reparti antisommossa, hanno deciso di ritirare fuori la loro famosa passione per i botti. La notte di domenica un ordigno è esploso nei cassonetti dell’immondizia davanti la porta del 161, sviluppando un incendio domato velocemente dai pompieri prima che potesse fare ulteriori danni». Saranno le indagini della polizia a stabilire che cosa sia realmente accaduto. • A.V.

A.V.

Suggerimenti