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La nostra iniziativa

«Commessi dell'anno», decolla la sfida
Fra i più votati ci sono Siham e Ket

La nostra iniziativa
Siham e Ploypallin
Siham e Ploypallin
Siham e Ploypallin
Siham e Ploypallin

Inizia oggi il lungo percorso che ci farà incontrare, conoscere e scoprire le storie dei commessi che parteciperanno alla nostra iniziativa. Settimanalmente, infatti, ci sarà spazio per le curiosità e per entrare un po’ nelle vite di chi, ogni giorno, lavora nei negozi e nei tanti esercizi commerciali di Verona e provincia. Conosceremo e potremo così capire perché vengono votati. Qual è il loro segreto, oppure addentrarci nelle loro storie semplicemente per un pizzico di – sana – curiosità.

Nel frattempo vi ricordiamo di conservare i tagliandi che troverete sul giornale e di compilarli indicando nome, cognome e negozio del vostro commesso preferito. E quindi di consegnare i coupon (preferibilmente in busta chiusa) alla nostra redazione in corso Porta Nuova 67 entro le 19 del sabato. Ogni settimana, oltre alle tante interviste, verranno pubblicate anche le classifiche. Volta per volta il più votato potrà godere di un super bonus: ovvero dei punti extra da aggiungere al proprio bottino. Ma sarà un vantaggio da poter utilizzare solamente in una occasione durante tutto l’arco del concorso. Infine, è bene ricordare anche dei super tagliandi: ovvero quei coupon che avranno un valore particolare. Ce ne saranno da 10, 20 e addirittura del valore di 50 punti. Basterà seguire le indicazioni sul giornale per scoprire quando verranno pubblicati i coupon che, chi ha partecipato lo scorso anno lo sa bene, potranno nel giro di pochissimo ribaltare completamente le classifiche, fino all’ultimo istante dell’iniziativa.

 

A SAN MARTINO

 

Appena si entra nella sua edicola, Siham, sorride. Accoglie ogni cliente con gentilezza mettendo chiunque a proprio agio: come fossero davvero tutti amici.

Nel mezzo di San Martino Buon Albergo, infatti, c’è un piccolo angolo esotico. La sua cadenza, un misto fra l’italiano e la sua lingua madre, il marocchino, rende la proprietaria del negozio ancora più simpatica. È lei, infatti, una delle primissime commesse – anche se in questo caso dovremmo parlare di proprietarie – ad essere stata votata. La notizia di essere nell’elenco delle commesse dell’anno però la sorprende. E non poco. «Non so chi sia stato, lo giuro», dice subito quasi stentando a crederci, ma comunque divertita. «Prometto che indagherò e verrà fuori il nome», aggiunge sempre con il sorriso stampato in volto. Il suo nome è finito fra i tagliandi che per primi sono stati consegnati alla nostra redazione, in corso Porta Nuova 67, e la mettono così fra i posti migliori delle graduatorie, almeno per il momento. Nessuno s’illuda: sarà una sfida lunga e ricca, anzi ricchissima, di colpi di scena settimanalmente. Ma intanto Siham Heroual si gode questo piccolo momento di notorietà. Arrivata in Italia una quindicina di anni fa ormai è pienamente integrata con il suo quartiere e da nove gestisce l’edicola-tabaccheria di via Serena. «Non è stato difficile imparare l’italiano. Lo parlo sempre con mio marito e anche a casa con i miei due figli. Sì perché oltre a lavorare qui, faccio un altro mestiere: la mamma», dice raccontandosi.

Ma oltre all’italiano, e alla sua lingua madre, ce n’è un’altra che in questi anni la trentaquattrenne Siham è riuscita pian piano a imparare: il dialetto veronese. E lo sfoggia spesso, sapendo però con chi può farlo. «Me lo hanno insegnato i clienti che solitamente vengono qui. Un po’ per volta l’ho capito e fatto mio». La sua è una platea fidelizzata, sono tanti i clienti abituali che frequentano l’edicola ogni giorno: «Con loro c’è sempre qualche battuta da fare. Una risata giornaliera». Basta stare con lei in negozio pochi minuti per accorgersene. I clienti entrano, acquistano e lei chiede com’è andato il fine settimana. Quella gita oppure la vacanza appena conclusa. «Sei andato a funghi allora?» chiede a un signore che è appena entrato per comprare il giornale. L’orario di apertura ora, da quando si è trasferita in zona, per lei è più affrontabile rispetto al passato. «Prima dovevo fare un sacco di strada in macchina e svegliarmi all’alba», spiega la protagonista dell’iniziativa. «Ma questa è l’attività che cercavo, anche perché mi piace molto stare tra la gente, aiutarla e servirla nei piccoli acquisti di tutti i giorni». Poi, tornando di nuovo sull’iniziativa promossa dal nostro quotidiano – iniziato solo da qualche giorno - aggiunge: «Davvero non lo sapevo che qualcuno mi aveva votata come la commessa dell’anno. Ma questo significa che la gente mi vuole bene. È una bella soddisfazione. È segno dell’affetto della mia clientela: ne sono davvero contenta».

 

AL VERONA UNO

Ploypailin Tongchat, conosciuta come Ket, è tra i primi volti che hanno ottenuto delle preferenze per la nuova edizione del commesso ideale. Nata il 9 gennaio 1996 a Phetchabun nella Thailandia del nord, si è trasferita a Vallese di Oppeano con la sua famiglia nel 2001. Oggi Ket lavora come commessa nel negozio d’abbigliamento del marchio « Motivi», che si trova all’interno del centro commerciale galleria Verona Uno, a San Giovanni Lupatoto. Il nome di Ket è apparso sul quotidiano L’Arena anche nel 2014, per il suo ottimo rendimento scolastico, è infatti arrivata a conquistare una casella delle pagelle d’oro dell’istituto Cangrande della Scala. «Ho studiato come geometra e dopo il diploma non ho continuato gli studi perché volevo andare a lavorare – racconta Ket. Nel 2015 c’è stato un “boom” nell’edilizia e ho dovuto trovare un altro lavoro. Mi è dispiaciuto un pochino non fare il mio, perché mi piace disegnare, ma qui mi trovo bene, vorrei fare carriera». Solare, felice e innamorata della moda, Ket apprezza il suo lavoro, che l’ha portata a vincere la timidezza già durante il primo anno di lavoro. La sua è una visione delicata, per lei il cliente va trattato con i guanti, anche in quei casi in cui ci si trova davanti a persone poco garbate. «Mi piace stare a contatto con le persone, mi piace seguire la moda, le nuove tendenze, essere sempre aggiornata – confida Ket - in negozio mi occupo dell’allestimento e delle vetrine». Proprio la grande dedizione e la passione che mette nel suo lavoro sono le basi dalle quali parte la giovane donna nella scalata per arrivare a ricoprire il ruolo di «visual», la persona che gestisce la vetrina, l’allestimento e tutto lo stile del negozio. Oltre a questo sogno nel cassetto, un altro desiderio è quello di andare in Thailandia con il suo fidanzato il prossimo anno. Da quando è arrivata in Italia Ket non ha più visto il suo paese natale. Intanto continua ad accogliere con dolcezza e con il sorriso tutte le sue clienti che «vanno ascoltate e accolte – afferma - la prima cosa importante di questo lavoro è la cordialità, la gente si accorge di queste cose e quindi la buona vendita è data anche da questo». Entusiasmo e positività da parte di Ket anche per l’iniziativa del commesso ideale. «Dell’iniziativa me ne hanno parlato alcuni clienti – spiega la ragazza, tra le prime addette alla vendita a raccontare la sua storia su L’Arena, come capiterà a molte altre protagoniste della nostra iniziativa -, secondo me è molto positiva perché valorizza il lavoro di commesso. A volte si pensa che il nostro lavoro sia di rango inferiore agli altri, mavi assicuro che non è così».

Nicolò Vincenzi - Adele Oriana Orlando

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