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La denuncia dei consiglieri

Bosco Buri,
il parco ridotto
a discarica

La denuncia dei consiglieri
Una desolante immagine di quel che resta di un pic nic a Bosco Buri
Una desolante immagine di quel che resta di un pic nic a Bosco Buri
Una desolante immagine di quel che resta di un pic nic a Bosco Buri
Una desolante immagine di quel che resta di un pic nic a Bosco Buri

Il parco pubblico Bosco Buri nel degrado più totale. Una vasta area verde, incustodita, in cui nei fine settimana succede di tutto, quando il grande parco viene preso d’assalto da tantissime persone, molti gli stranieri, che vi trascorrono l’intera giornata in una situazione igienica, nonostante le tante denunce fatte pervenire al Comune, a dir poco precaria come spiegano il consigliere di circoscrizione Carlo Pozzerle e il consigliere comunale Stefano Vallani, che hanno raccolto delle foto che testimoniano l’inciviltà di chi frequenta il parco.

 

«Abbiamo raccolto solo alcune immagini sul degrado del parco dopo le giornate festive», spiegano i due consiglieri, «una vasta area verde con alberi secolari che meriterebbe più attenzione. Mancano i cartelli con le “istruzioni d’uso” per il parco, che permetterebbero alle forze dell’ordine di intervenire e sanzionare i trasgressori. Ancora più grave la mancanza, nonostante le continue richieste, di un bagno pubblico, in contrasto con i regolamenti di polizia urbana e d’igiene, cosa che costringe i frequentatori a nascondersi tra il verde per fare i propri bisogni».

 

«Serve un urgente ripristino della recinzione all’entrata ciclo-pedonale da via Brazze e il ripristino delle strutture in muratura per i fuochi all’aperto, da tempo inutilizzabili, per cui la gente si porta i barbecue o accende fuochi in vari punti, anche sui tronchi degli alberi. Nel fine settimana di Ferragosto nel parco sono state piantate molte tende per passare la notte con gruppi di persone che usano generatori di corrente e casse acustiche per la musica. Infine il problema del parcheggio nelle giornate festive in via Bernini Buri all’entrata del parco, con auto in divieto di sosta e sui marciapiedi all’entrata del parco dove vige il divieto di sosta con rimozione». 

L.P.

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