Quando parla in pubblico, sia in televisione che negli incontri in libreria e palcoscenici, lo scrittore e uomo di montagna Mauro Corona, nativo di Erto in provincia di Pordenone, ama confidare di aver letto due tir di libri e lo fa senza spocchia ma con la gioia di condividere gli scrittori della sua formazione tra cui in particolare Jorge Luis Borges, Fernando Pessoa e Macedonio Fernández. Questi grandi nomi della letteratura sono stati solo alcuni dei citati dal volitivo romanziere- saggista- scrittore - scultore-alpinista anche al Teatro Nuovo in «Incontri con l'autore», iniziativa promossa dal Banco Bpm. Del poeta portoghese Pessoa (1885), infaticabile osservatore e narratore di anime, verità, esistenze, Corona ha messo in risalto il grande valore dell'uomo e dell'artista che però ha subito emarginazione, per morire a 47 anni. Dell'argentino Borges (1899-1986) ha quindi colto con trasporto emotivo l'aspetto fiabesco di una realtà che va vista al di là di ciò che appare e sempre in bilico fra sogno e realtà, oltre il buio. Dell'argentino Macedonio Fernández (1894- 1952) invece, suggerendo di andarlo a scoprire, ha omaggiato l'umiltà e il cercare di nascondere e non sfoggiare la sua straordinaria intelligenza.
Incalzato dalle domande di Maurizio Cattaneo, direttore del quotidiano L'Arena, Mauro Corona, in maglietta e bandana, è stato accompagnato dagli inseparabili amici e compaesani Costante, imitatore del canto degli uccelli e Tita Dal Casel, «imprenditore naturale che se vede una donna scappa» (come lo ha definito Corona) e che ancora taglia il fieno a mano a 800 metri di altezza. Due ore non solo divulgative del Corona-pensiero e del suo ultimo libro Nel muro, ma occasione di riscoperta dei libri dei grandi maestri. Miguel de Cervantes, Franz Kafka, Charles Dickens, Goffredo Parise, Mario Rigoni Stern, altri nomi cari a Mauro Corona sono inoltre emersi nel corso del convivio a cui è seguito il firma-copie nell'atrio del Nuovo con lunga fila di fan.