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Bomba d’acqua in città Crollo e paura in Duomo

I mezzi dei Vigili del fuoco a ridosso del Duomo durante l’intervento per il crollo del soffitto di una delle strutture annesse alla cattedrale FOTOSERVIZIO MARCHIORIUn Vigile del fuoco valuta la tenuta del soffitto che ha ceduto sotto il peso delle pioggeIl prefetto Cafagna durante il sopralluogo con il parroco Cottarelli e l’ispettore ForestiMezzi dei Vigili del fuoco in piazza Duomo
I mezzi dei Vigili del fuoco a ridosso del Duomo durante l’intervento per il crollo del soffitto di una delle strutture annesse alla cattedrale FOTOSERVIZIO MARCHIORIUn Vigile del fuoco valuta la tenuta del soffitto che ha ceduto sotto il peso delle pioggeIl prefetto Cafagna durante il sopralluogo con il parroco Cottarelli e l’ispettore ForestiMezzi dei Vigili del fuoco in piazza Duomo
I mezzi dei Vigili del fuoco a ridosso del Duomo durante l’intervento per il crollo del soffitto di una delle strutture annesse alla cattedrale FOTOSERVIZIO MARCHIORIUn Vigile del fuoco valuta la tenuta del soffitto che ha ceduto sotto il peso delle pioggeIl prefetto Cafagna durante il sopralluogo con il parroco Cottarelli e l’ispettore ForestiMezzi dei Vigili del fuoco in piazza Duomo
I mezzi dei Vigili del fuoco a ridosso del Duomo durante l’intervento per il crollo del soffitto di una delle strutture annesse alla cattedrale FOTOSERVIZIO MARCHIORIUn Vigile del fuoco valuta la tenuta del soffitto che ha ceduto sotto il peso delle pioggeIl prefetto Cafagna durante il sopralluogo con il parroco Cottarelli e l’ispettore ForestiMezzi dei Vigili del fuoco in piazza Duomo

Uno schianto, secco. Nel Duomo è in corso la messa delle 18,30 quando una porzione di tetto di una delle strutture annesse alla cattedrale cede sotto la «bomba d’acqua» che si riversa in quei minuti sulla città. Il crollo della copertura lascia via libera all’allagamento del locale sottostante adibito a centrale dell’impianto di ventilazione. L’infiltrazione raggiunge quindi un ufficio di servizio, fortunatamente deserto, invaso dall’acqua e danneggiando la strumentazione (computer e stampante). Nessun ferito, stupore tra i fedeli mentre arrivano i Vigili del Fuoco e il comandante della Polizia locale Luigi Altamura. Il luogo viene messo in sicurezza in breve tempo. L’incognita, una sorta di corsa contro il tempo e il meteo per i tecnici di una ditta di manutenzione, stanno nel ripristinare una copertura «minima» che eviti danni peggiori. Le previsioni in tarda serata, infatti, lasciano pochi dubbi: pioverà ancora e senza risparmio. CEDIMENTO. «La chiesa rimane agibile ma i locali dovranno essere bonificati», spiega Paolo Foresti, ispettore antincendi dei Vigili del Fuoco. Salendo di un piano la dinamica del cedimento appare chiara: a cedere è stato il tetto del locale che ospita gli impianti di ventilazione, «una struttura annessa al corpo della cattedrale», spiega il parroco don Luigi Cottarelli, osservando l’ufficio allagato. «Probabilmente le pompe non sono entrate in funzione». Il problema infatti, in caso di piogge abbondanti, non è nuovo. «Quando le precipitazioni sono intense le infiltrazioni, purtroppo, sono una regola», conferma il canonico della cattedrale. Arrivano, in rapida successione, il prefetto Donato Giovanni Cafagna e il sindaco, Federico Sboarina. Le prime notizie rimbalzate sui canali dell’emergenza pubblica sembravano disegnare uno scenario peggiore. Il ministero degli Interni (cui afferisce il Comando dei Vigili del fuoco), attraverso l’ufficio stampa, contatta la squadra sul campo, garantendo per quanto necessario il massimo supporto quanto a disponibilità di personale. In vista di una notte possibilmente problematica è una non piccola garanzia. BATTISTERO. Nessun danno comunque per il battistero ma appare in tutta la sua evidenza, in prospettiva, la necessità di risolvere una situazione strutturale «vecchia di decenni», come conferma don Cottarelli: probabilmente non più in grado di reggere l’urto delle ormai ricorrenti piogge intense e concentrate in pochi minuti. Quelle che ora chiamano «bombe d’acqua». «La parte interessata dal cedimento e dall’allagamento era, in passato, un cortiletto che venne chiuso e coperto per ricavare locali di servizio», spiega il parroco. Ma la posizione del piccolo tetto si trova, purtroppo, alla confluenza degli impluvi di gran parte delle coperture della cattedrale. In tempi di piogge normali il problema non si pone. Ma l’urto, ripetuto nel tempo, di veri e propri fiumi d’acqua concentrati periodicamente in un solo punto ha indebolito la struttura fino a farla parzialmente collassare. Mentre la squadra dei Vigili del fuoco mette in salvo quanto possibile della dotazione tecnica dell’ufficio l’incognita principale rimane come evitare un nuovo allagamento. La copertura del «buco» con teli viene esclusa perché non in grado di reggere un eventuale ingente volume d’acqua. Altrettanto urgente risulta il ripristino della parte elettrica, con la necessità di «oltrepassare» la centrale (presumibilmente, in attesa di rilievi tecnici, danneggiata) per garantire l’alimentazione all’impianto di ventilazione. INTERVENTO. Don Cottarelli fa buon viso a cattivo gioco: «Ero fuori quando è accaduto, mi hanno chiamato e sono arrivato qui». Alle infiltrazioni d’acqua aveva, nel tempo, fatto il «callo». Ma stavolta il problema è più serio e richiederà una soluzione definitiva. Qualcuno, per spezzare la tensione, fa notare: «Siamo a fine luglio, sarà facile trovare qualcuno pronto a intervenire...». Mentre i tecnici cercano una soluzione «tampone» per una notte di piogge previste la squadra dei Vigili del fuoco lascia il campo. «Pronti a intervenire ancora in qualsiasi momento», conferma l’ispettore Foresti. La situazione non comporta rischi per le persone. I danni dovranno essere valutati. L’ultima «bomba d’acqua» ha rivelato un problema, per il Duomo, vecchio forse di decenni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Mozzo

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