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L'intervista alle Iene

Balotelli: «Bisogna
punire quei 10 c...,
non la Curva»

L'intervista alle Iene
Balotelli durante le interviste a Le Iene
Balotelli durante le interviste a Le Iene
Balotelli e l'Hellas a Le Iene

«Io non ce l'avevo con la Curva, i loro sfottò sono pure simpatici. Io ce l'avevo con quei dieci, venti, trenta coglioni che hanno fatto "uh uh". Bisogna punire loro, non la Curva, che è il bello del calcio».

A dirlo è Mario Balotelli, intervistato dalle Iene dopo il caso scoppiato domenica durante Verona-Brescia, con accuse di razzismo, dichiarazioni sopra le righe e squalifiche.

Intervistato da Nicolò Devitiis in una stazione di rifornimento, l'attaccante del Brescia ha incontrato un tifoso dell'Hellas, che ha preso le distanze da i versi razzisti, ma non Luca Castellini, sollecitato inutilmente dalla Iena.

 

 

Nel corso del servizio, c'è anche un tentativo di intervista al prete-tifoso don Cristian, che sceglie di non rispondere ad alcuna domanda e al sindaco Federico Sboarina, che ribadisce la sua posizione (qui le sue dichiarazioni) e alla fine firma un pallone (con un «tira e molla» sulla dedica con Devitiis) per Balotelli.

 

«DOVEVO REAGIRE»

«Quello che è successo mi ha fatto doppiamente male, perché mi stava guardando mia figlia Pia», spiega l'attaccante, «ma dovevo reagire. Se non l'avessi fatto, non sarebbe successo niente. Ma niente di premeditato, non ne avevo ragione: mi sono semplicemente rotto le palle, bisogna dire basta a quelle teste di c... . Castellini? Non voglio fargli pubblicità, ribadisco solo che quello che ha detto è inumano. Io sono italiano al 100 per cento. Son sempre pochi gli scemi, ma ci sono».

E alla fine, dopo il no a una foto con la sciarpa del Verona, un selfie con Devitiis e il tifoso sembra chiudere (almeno per ora) la vicenda.

 

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Riccardo Verzè

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