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Dalla motorizzazione alla città

Protesta autoscuole
«Vogliamo lavorare
non l'elemosina»

Sulla questione degli esami
La protesta delle autoscuole (foto Marchiori)
La protesta delle autoscuole (foto Marchiori)
La protesta delle autoscuole (Marchiori e Noro)

Le autoscuole scendono in strada e protestano a colpi di clacson.

«Fateci lavorare!» e «Vogliamo lavorare, non elemosinare» gli slogan della manifestazione pacifica che questa mattina ha preso il via dal piazzale della Motorizzazione Civile, in località La Genovesa, per poi sfilare attraverso la città e farsi sentire davanti a Palazzo Barbieri. Sono oltre un centinaio le macchine che hanno preso parte al corteo.

Istruttori e titolari delle scuole guida veronesi e venete protestano contro le nuove regole post Covid - bollate come «illogiche e senza senso» - della prova pratica dell'esame di guida.

«Prova che da 40 passerà a 60 minuti a persona per procedure di sanificazione e con ricadute logistiche ed economiche pesanti per le autoscuole, che inevitabilmente ricadranno sull'utenza. Per le prove per la patente dei camion, addirittura, non è previsto l'esaminatore a bordo: follia», riassumono i referenti della categoria che, inoltre, chiedono alla Motorizzazione di attrezzare le proprie aule per gli esami di teoria con divisori in plexiglas mantenendone così la capienza. Iniziative analoghe si sono tenute anche a Bologna, Firenze e Napoli mentre oggi pomeriggio i delegati nazionali manifesteranno in piazza a Montecitorio a Roma.

Ilaria Noro

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