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L'appello del Partito Democratico

Alluvione, Verona
sparisce dalla lista
dei rimborsi

L'appello del Partito Democratico
Interventi per rimuovere il fango nelle case affacciate su lungadige Attiraglio dopo le forti piogge del settembre scorso
Interventi per rimuovere il fango nelle case affacciate su lungadige Attiraglio dopo le forti piogge del settembre scorso
Vigili del fuoco al lavoro dopo il nubifragio

Alluvione del settembre 2018. Verona sparisce dalla lista dei rimborsi per danni. «Dimenticanza? Errore? Scelta politica?»: il Partito democratico veronese annuncia una «richiesta di azione congiunta da parte dei sindaci, del capoluogo “in primis“, nei confronti della presidenza del Consiglio per sanare una disparità che, al momento, risulta inspiegabile oltre che dannosa per famiglie e imprese colpite».

 

Il senatore D’Arienzo usa il termine più netto: «Serve», dice, «un “ravvedimento“». L’appello, in realtà un allarme, arriva corale dal segretario provinciale Maurizio Facincani, dal capogruppo in Consiglio, Federico Benini, dai parlamentari (Alessia Rotta, Gianni Dal Moro e Diego Zardini), dalle circoscrizioni (la presidente Elisa Dalle Pezze per la «seconda» e Carlo Beghini per l’«ottava») e dal consigliere regionale Orietta Salemi. «A Venezia è stato fatto quanto si doveva, inclusa la lista dei danni, la condizione per accedere ai rimborsi», osserva quest’ultima. Elenca D’Arienzo: «Al Veneto vanno 232 milioni per il 2019, 261 per il 2020 e altrettanti per l’anno successivo. La lista include il disastro nel Bellunese ma non quello, precedente, del settembre 2018, che ha colpito Comuni scaligeri e alcuni quartieri della città». Non accolte, in Senato e Camera, le due mozioni «gemelle» presentate dai parlamentari Pd come emendamenti alla legge di Bilancio.

 

«A inquietare è anche il fatto», osserva Alessia Rotta, «che i tanto sbandierati fondi promessi dal governo Conte siano stati, in realtà, stanziati dal precedente, guidato da Matteo Renzi. E al momento non c’è traccia neppure di anticipi».  © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Mozzo

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