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Il corteo

Verona Pride
A migliaia sfilano
contro l'omofobia

Il corteo
Il corteo in via Battisti
Il corteo in via Battisti
Verona Pride in via Battisti (Verzè)

«Fermare ogni forma di omofobia e transfobia, stop alla strumentalizzazione della legge 194, sì   una città che parli a tutte le persone senza modelli e preclusioni e che guardi al futuro partendo da tutte le libere soggettività e dalle persone migranti».

Sono queste alcune delle istanze portate avanti dagli organizzatori e dai partecipanti del Verona Pride 2019 che si è snodato lungo le vie della città.

A migliaia (la stima è almeno 4.000 persone - video) hanno sfilato dalla stazione fino a piazza Isolo: un lungo fiume di gente con musica, bandiere e striscioni. 

 

«LA STAGIONE DELL'ORGOGLIO È ALL'INIZIO»

In prima linea anche i sindacati con la Cgil e la Rete degli Studenti. «La lunga stagione dell’orgoglio è ancora all’inizio - ha dichiarato Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay - ma già raggiunge uno dei suoi picchi simbolici nella corrispondenza con la Giornata internazionale contro l’omotransfobia. Perchè la migliore reazione all’odio è il nostro orgoglio, forte e ostinato, che ha prodotto trasformazioni straordinarie, inimmaginabili 50 anni fa, quando i moti di Stonewall diedero il via alla nostra rivoluzione. In questo senso, ha un valore simbolico particolare la parata nella città di Verona, che solo due mesi fa ospitava uno degli eventi più omofobi mai organizzati nel nostro Paese. Verona sarà una città diversa: aperta, inclusiva, solidale» ha concluso.

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