Lavorava da 23 anni per una delle catene di supermercati più famose d’Europa. Lavorava perché quando, il 20 giugno del 2018, una sua giovane collega denunciò che, mentre entrambi si trovavano nella stanza utilizzata di dipendenti per mangiare, lui le aveva sfiorato il seno con una mano, l’azienda lo licenziò in tronco.
All’inizio l’accusa era violenza sessuale, il pm Pascucci la derubricò poi in «fatto di lieve entità» e ieri il cinquantenne originario dell’India che è cittadino italiano da anni (difesa Fabiana Treglia e Roberto Tosetto) davanti al gup Marzio Bruno Guidorizzi ha patteggiato nove mesi di reclusione (pena sospesa).
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15 GENNAIO-L'ARENA DEL MATTINO