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Statale 12, la variante a una svolta

Il sindaco, gli assessori comunali Zanotto e Segala con l’assessore regionale De Berti FOTO MARCHIORI
Il sindaco, gli assessori comunali Zanotto e Segala con l’assessore regionale De Berti FOTO MARCHIORI
Il sindaco, gli assessori comunali Zanotto e Segala con l’assessore regionale De Berti FOTO MARCHIORI
Il sindaco, gli assessori comunali Zanotto e Segala con l’assessore regionale De Berti FOTO MARCHIORI

Il sindaco Federico Sboarina, con un pizzico di ironia, la chiama «leggendaria». È la variante alla statale 12, opera viabilistica di cui si parla da decenni. E finalmente, assicura, si è arrivati a una «svolta». Un «punto di arrivo» per quanto riguarda l’iter progettuale e l’inizio del conto alla rovescia prima che le ruspe si mettano al lavoro. «Non si era mai arrivati a un punto così avanzato» sorride il sindaco annunciando che il 28 giugno, si svolgerà la Conferenza di servizi con tutti gli enti interessati, per dare il via libera alla progettazione preliminare. Partendo da Isola della Scala, lungo un tracciato di 14 chilometri più altri cinque di viabilità complementare, la nuova arteria attraverserà i territori di Vigasio, Buttapietra e Castel d’Azzano fino ad arrivare a Verona nella zona di Ca’ Brusà per collegarsi infine alla tangenziale sud. La strada, tra l’altro, assorbirà il traffico pesante che ora passa da Ca’ di David. Tra meno di due settimane, quindi, per la prima volta si siederanno allo stesso tavolo i rappresentanti di Regione Veneto, Comune di Verona e Anas-Veneto Strade. Per dare l’annuncio della svolta il sindaco Sboarina, che parla di «percorso condiviso», e l’assessore regionale alle infrastrutture Elisa De Berti si danno appuntamento proprio a Ca’ Brusà, sul ciglio della strada della Corte Bassa. Con loro ci sono gli assessori comunali all’urbanistica Ilaria Segala e alla viabilità, Luca Zanotto. E da lì il sindaco fa sapere che presto incontrerà i comitati, che da tempo sollecitano l’opera, e le circoscrizioni. Presente anche l’ingegnere Mirco Sparesotto, progettista di Veneto Strade. Sono quattro le soluzioni viabilistiche attualmente allo studio che si differenziano sul punto di allacciamento alla tangenziale sud. Nelle planimetrie che il progettista e gli assessori Segala e Zanotto si attardano a studiare sono ipotizzati svincoli nei pressi del casello di Verona Sud, su strada La Rizza e sulla strada dell’Alpo. La tappa successiva sarà la Valutazione di impatto ambientale al ministero delle Infrastrutture. «I tempi non saranno brevi», avverte il progettista. E l’assessore De Berti conta di arrivare al piano esecutivo e all’appalto dei lavori entro il 2020. La variante alla statale 12, la cui realizzazione è prevista in un unico stralcio, ha un costo complessivo di 140 milioni. «Sarà finanziato interamente dall’Anas» sottolinea l’assessore regionale. Lo ripete anche l assessore Segala, per smentire quanti collegavano la disponibilità delle risorse necessarie all’insediamento dell’Ikea alla Marangona. Nei giorni scorsi era stato il presidente del Consorzio Zai Matteo Gasparato ad affermare che la multinazionale svedese pagherebbe 14,4 milioni per eseguire una parte della variante. E Sboarina aveva già puntualizzato che il mancato arrivo di Ikea «non avrà ripercussioni» sull’opera viabilistica. Opera di fondamentale importanza per Verona sud, ribadisce ora, «che è stata fin dall’inizio una delle nostre priorità dopo i tanti tentennamenti della passata amministrazione, le cui scelte in fatto di insediamenti commerciali hanno aumentato il traffico in questa zona della città». Punta il dito contro l’amministrazione di Flavio Tosi anche l’assessore De Berti. «La musica è cambiata», esclama, «nell’ultimo anno, grazie alla stretta collaborazione tra Regione e Comune di Verona, siamo riusciti a sbloccare la fase progettuale». E assicura: «Si arriva finalmente alla fase esecutiva di un’opera che ha già il finanziamento di tutti gli stadi di progettazione: il tracciato che riguarda il territorio provinciale era stato definito da diverso tempo, rimaneva da sciogliere il nodo su Verona». •

Enrico Santi

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