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Caso finito sui media nazionali

Prese in giro e bestemmie nel video con Polato e lo straniero, Verona di nuovo caso nazionale. «Ma se ci conosciamo da anni...»

Caso finito sui media nazionali
Polato e il cittadino tanzaniano
Polato e il cittadino tanzaniano
Polato e il video che fa discutere

Sta facendo scalpore e diventando virale un video circolato in queste ore su Whatsapp e pubblicato per primo dall'Huffington Post in cui l'assessore alla Sicurezza, Daniele Polato, sembra prendersi gioco di uno straniero, chiaramente ubriaco, che staziona su una delle panchine di piazza Bra, davanti al municipio. 

 

Polato chiede all'uomo come va e lui, tra una bestemmia e l'altra in perfetto dialetto veronese, risponde che ha lavorato un po' in nero. «In nero? Per forza, sei nero, cosa volevi lavorare in bianco?» è la battuta che gli fa l'assessore. 

 

Sempre sui social però l'assessore replica pubblicando una foto con l'uomo che appariva nel video e la scritta:  «Dai riprovateci, create il caso nazionale...patetici ridicoli... Orgogliosamente Veronese!!! #Iddimioamico. Ps) Nel descrivere la mia figura di #Veronese#Razzista non dimenticate che tifo #Hellas». E al nostro giornale spiega:  «Non vorrei dare seguito a cose di questo genere, perché non lo meritano. Si dovrebbe sempre riflettere prima di giudicare. Ma tant’è, questo è il modo in cui gira...», sbotta Polato. «Io quell’uomo, regolarmente in Italia e originario della Tanzania, lo conosco da anni e quando ci incrociamo ci fermiamo a parlare e a scambiare battute: è una persona a modo, a dispetto delle sue difficoltà, chi non ne ha, e anche culturalmente preparata», racconta l’assessore.

Si parla, tra gli scherzi, di tigri: «Argomento di discussione ormai costante, lui ha sempre sostenuto di essere stato, al suo Paese, un cacciatore». «Ho lavorato in nero», dice l’uomo. La replica, tra le risate di entrambi, è: «Te si nero, volevito laorar in bianco...?». «Ci vuole poi molto a capire che si tratta di due persone in confidenza, tra le quali ci si può permettere di scherzare senza pensare al “politicamente corretto“?», osserva Polato. «Forse prima di criticare», prosegue, «sarebbe meglio osservare: nel filmato appaiono infatti anche due agenti della Polizia municipale. Io mi ero fermato per fare quattro chiacchiere, come al solito e mi sono reso conto della situazione... avrei potuto chiedere, senza problemi, l’intervento dei vigili, la procedura consueta. Ma conoscendo quell’uomo da tempo, sapendone anche la storia, mi sono fermato per quasi un’ora con lui a scambiare battute. Poi l’ho accompagnato per un pezzo di strada, dicendogli chiaro e tondo che per quel giorno la bicicletta se la doveva proprio scordare». «E tutto questo», osserva Polato, «nel video non c’è. Mancano del tutto le due persone che possono liberamente parlare, con ironia magari anche “fuori registro“, sapendo però di capirsi. E alla fine, in questa storia, è ciò che mi amareggia di più». «Basta dare un’occhiata al mio profilo Facebook: c’è una foto sulla stessa panchina, scattata nella medesima occasione, che ci ritrae insieme». E l’immagine non ha il sapore di una presa in giro da vantare nell’universo digitale.

 

Una vicenda che (almeno sui social) ha diviso i consiglieri comunali del Pd Federico Benini ed Elisa La Paglia.

Il primo commenta: «Poteva Verona non essere anche questo mese alla ribalta dei media nazionali? (ovviamente anche stavolta per riempire la città di vergogna) Ovviamente no. Mi auguro che il Sindaco, almeno una volta abbia il coraggio di prendere le distanze e non la bolli come la centesima "bravata". Abbiamo bisogno di persone serie che amministrano la città».

La seconda invece difende l'avversario politico: «Un’altra fake HuffingtonPost su Verona. Se chi guarda quel video lo ha ci vede un razzista, se decide di saperne di più, scopre tre anni di conoscenza reciproca e di sostegno. Se sei un giornalista devi verificare! Ho attaccato anche pesantemente Daniele quando ha fatto il giro di Veronetta con Salvini, denigrando gratuitamente tutto il quartiere. Recentemente ho duramente contestato a colleghi consiglieri il sostegno a mozioni che prendono di mira negozi etnici. I razzisti esistono e non gliene ho mai risparmiate. Ma non è questo il caso, anche se c’è il cattivo gusto e l’autolesionismo di aver girato un video con una persona in evidente difficoltà».

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