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Effetto coronavirus

Piazza Erbe, spariti
i banchetti cinesi
E anche la movida

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Un banco di souvenir di piazza Erbe
Un banco di souvenir di piazza Erbe
Un banco di souvenir di piazza Erbe
Un banco di souvenir di piazza Erbe

Banchi dimezzati in piazza Erbe: qualche «buco» qua e là tra un banco di frutta e verdura e uno di souvenir, e mezza piazza, quella davanti a Palazzo Maffei, completamente sgombra. Da lunedì mattina sono «spariti» infatti tutti i cinesi, titolari di un buon numero di banchi, come spiegano i piassaroti ieri regolarmente presenti, sia pure per affari decisamente più magri del consueto. Dunque il Coronavirus fa sentire il suo effetto anche nel cuore della città, nel mercato storico della piazza della movida che però, di movida, in queste serate appare al contrario del tutto sprovvista.

 

«Molta, molta meno gente: diciamo che siamo qui perché non molliamo, ma lavorare si lavora poco», sospira Danis Leardini, titolare di un banco di calzature e abbigliamento, che ieri si trovava al mercato rionale del Saval. E le sue parole sintetizzano lo stato d’animo che in questo momento appartiene a tutti gli ambulanti che lavorano nei mercati cittadini, da Borgo Venezia a Ponte Crencano allo Stadio.

 

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Alessandra Galetto

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