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«In tre anni sistemeremo sessantamila tombini»

A Verona c’è un tombino ogni quattro residenti. «Già, le caditoie sono sessantamila», dice il presidente dell’Amia, Bruno Tacchella, «e in base al nostro documento economico puntiamo a sistemarne ventimila all’anno, partendo da quelli più urgenti. Se però il tombino fa il suo lavoro, ma i tubi collegati no e quindi acqua, terra e foglie si bloccano, è inutile sostituirli», aggiunge. E quindi? «Serve una mappatura ben fatta sulla rete fognaria e sui tombini nell’intero territorio comunale», puntualizza Tacchella, «e quindi Amia, Acque Veronesi e Comune devono attivare un tavolo per programmare gli interventi e i finanziamenti necessari. Diversamente, si rischia di perdere tempo e risorse e di non agire in maniera corretta». Anche perché ormai, come ricorda Umberto Anti, direttore tecnico di Acque Veronesi, «questi violenti acquazzoni e addirittura temporali scaricano grandi quantità di pioggia in pochissimo tempo e sono sempre più frequenti. Quindi bisogna avere caditoie e reti fognarie efficienti. Le nostre sono trentennali e vanno aggiornate».

E.G.

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