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I COMMESSI IDEALI

Giovanni, dal
negozio a star
del Grande Fratello

Masiero lavorava alla Diesel prima di partecipare al reality. Ed elogia la nuova iniziativa de L’Arena
Giovanni Masiero al negozio Diesel di via Mazzini dove ha lavorato per diversi anni
Giovanni Masiero al negozio Diesel di via Mazzini dove ha lavorato per diversi anni
Commesso ideale, partecipa Giovanni Masiero

Dal negozio di Diesel di via Mazzini agli studi di Cinecittà, fino a diventare un imprenditore dell’era digitale, il veronese Giovanni Masiero sprona i colleghi a fare tesoro di tutto ciò che il lavoro porta loro. «Oggi mi occupo di comunicazione, social media marketing di privati, piccole aziende ed editori – ha raccontato Giovanni - in passato ho fatto di tutto, dall’operaio al commesso». È però stata quest’ultima esperienza, quella di commesso, che è rimasta nel cuore e gli ha permesso di crescere come persona e come professionista. Dopo aver conseguito la maturità al liceo artistico statale «Nani Boccioni», è partito per Roma dove ha studiato recitazione. «Un treno importante che ho perso, è passato di lì – ha raccontato Giovanni - ho deciso di cambiare strada, sono tornato a Verona e ho iniziato a lavorare portando avanti la passione della recitazione in teatro». Dall’età di 16 anni, ha lavorato come modello, prima nelle fiere e a sfilare per i negozi, poi con brand rinomati come Sisley, Benetton e Diesel. Per quest’ultimo ha lavorato anche come commesso, un’esperienza di quattro anni che lo ha formato. «Oggi sono un libero professionista, essere un commesso di Diesel mi ha dato molto» ha raccontato. Giovanni è stato per anni uno dei migliori venditori in Italia per Diesel, ha vinto diversi premi come Denim Specialist e di quell’esperienza conserva tanti bei ricordi. «Avevo un cliente, un uomo di circa 40 anni che abitava in una provincia londinese e che veniva a Verona ogni tre o quattro mesi dalla fidanzata, quando veniva cercava me per acquistare varie paia di jeans. Ogni cliente era una storia diversa, mi sono sempre interessato alla persona». Tanti passi in avanti fatti per la grande passione che ha messo in questo lavoro e, come ha raccontato, grazie anche al collega Cristiano Pettenella, che considera il suo mentore. «Mi piaceva entrare in empatia con il cliente per capire di cosa avesse bisogno – racconta - l’ho capito solo dopo, quanto l’esperienza come commesso mi abbia fatto bene. La possibilità di crescere in quell’azienda c’era, ma a ottobre del 2013 è arrivata l’occasione del Grande Fratello a cui ha partecipato l’anno dopo». La selezione romana è stata un’altra ventata d’aria fresca e inaspettata. L’offerta era arrivata da due persone a un collega di Giovanni, che ha rifiutato e ha consigliato loro di tornare il giorno dopo, per trovarlo. Un’intervista di dieci minuti con l’Arena come sfondo, è stato l’inizio della sua scalata. Come nella sua indole, il suo impegno porta frutti anche oggi, dopo il Grande Fratello si è dato da fare, ha partecipato alla seconda edizione del corso della Condè Nast, il cui direttore creativo è Riccardo Pozzoli, ex fidanzato di Chiara Ferragni e, un pezzo per volta, conserva tutto quello che ha vissuto fino ad oggi per usarlo nel quotidiano. «È una bella iniziativa, se ci fosse stata quando c’ero io, avrei partecipato sicuramente», ammette Giovanni, «la mia nicchia di clienti mi avrebbe votato. Credo sia positiva, perché incentiva le persone a fare del proprio meglio. Quando offri un servizio, qualsiasi cosa vendi o proponi, se lo fai con passione, se lo rendi sartoriale, dai un valore aggiunto a quel prodotto. Al di là di tutte le belle parole, il mio consiglio è quello di fare tesoro della propria esperienza, non si va a lavorare solo per lo stipendio, ma anche per il proprio futuro. Io tutti i giorni, nel mio quotidiano, porto qualcosa di quello che ho imparato. Anch’io ho iniziato per necessità».

Adele Oriana Orlando

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