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ANNIVERSARIO LIBERAZIONE

Di Maio attacca:
«Chi nega il 25 aprile
era a Verona»

Luigi Di Maio e Matteo Salvini
Luigi Di Maio e Matteo Salvini
Luigi Di Maio e Matteo Salvini
Luigi Di Maio e Matteo Salvini

«Leggo che qualcuno oggi arriva persino a negare il 25 aprile, il giorno della Liberazione. Lo trovo grave. Non è alzando le spalle e sbuffando che questo Paese cresce. E poi è curioso che coloro che oggi negano il 25 aprile siano gli stessi che però hanno aderito al congresso di Verona, passeggiando mano per la mano con gli antiabortisti». Lo scrive in un post su Fb il vicepremier Luigi Di Maio, attaccando gli alleati di governo. «Il 25 aprile è una festa nazionale della Repubblica Italiana. Non è questione di destra o di sinistra, ma di credere nell’Italia e di rispettarla», sottolinea.

 

«Di Maio è recidivo. Perché nella sua infinita campagna elettorale deve sempre tirare in ballo Verona?», replica il sindaco Federico Sboarina. «Festeggi il 25 aprile come vuole, ma senza usare ancora una volta metafore bugiarde. Cosa c’entra il congresso delle famiglie con la festa del 25 aprile? Mi spiace che la nostra città sia diventata la sua ossessione, quindi per il suo equilibrio e la sua serenità sarebbe meglio che cominciasse a pensare ad altro. Non si preoccupi più di noi, a Verona conosciamo bene l'importanza dei simboli nazionali, i valori fondanti della patria e l'identità della nostra nazione. Il vicepremier, invece, con le sue dichiarazioni non fa altro che gettare benzina sul fuoco. A 74 anni dalla fine della guerra non è questa la pacificazione nazionale di cui il Paese ha bisogno».

 

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