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Fra le via Dandolo, Faliero e Maddalena

Case Agec al Saval, cresce la protesta:
«Ponteggi deserti e l’erba è incolta»

Fra le via Dandolo, Faliero e Maddalena
Impalcature sul palazzo di via Maddalena ma lavori fermi
Impalcature sul palazzo di via Maddalena ma lavori fermi
Impalcature sul palazzo di via Maddalena ma lavori fermi
Impalcature sul palazzo di via Maddalena ma lavori fermi

Hanno paura di possibili intrusioni e di furti in appartamento. Di notte, nonostante il caldo, tengono le finestre chiuse. Ma il malessere aumenta. E fra poco, avvertono i residenti, sarà reso manifesto con una protesta pubblica. Saval. Trio di palazzoni dell’Agec racchiuso fra le vie Dandolo, Faliero e Maddalena, le cosiddette «case marroni».

 

Lo scorso gennaio, il Comune e l’azienda municipalizzata per la gestione degli edifici pubblici avevano annunciato l’avvio dell’imponente ristrutturazione. L’intervento, tuttora in corso, comporta la sostituzione completa degli infissi e l’applicazione del cappotto isolante esterno in tutti e tre i palazzi, di dieci piani ciascuno, abitati in totale da circa 500 persone. Un’operazione da 1,7 milioni di euro, finanziati dal ministero delle Infrastrutture. Ma gli inquilini protestano: «I lavori procedono a rilento. Da un mese e mezzo le impalcature sono installate attorno al condominio affacciato su via Maddalena, ma di operai neanche l’ombra».

 

Tiziana B. spiega: «Le scalette per salire sui ponteggi sono accessibili a chiunque, e più di una notte ho sentito camminare sulle lamiere. Nel palazzo abitano anziani, mamme con figli, famiglie. Teniamo i vetri sigillati anche se si muore dal caldo. Possibile che si debba vivere nella paura?».

 

E se la posa del rivestimento termico, come ammettono pure Comune e Agec, è in ritardo, ad angustiare gli inquilini si aggiunge lo stato pietoso del giardino condominiale, dove ormai l’erba è così alta da inghiottire panchine e cestini: «Nessuno sfalcio dall’anno scorso, nonostante si paghino le spese condominiali. La “giungla” che si è creata è ricettacolo di zanzare, scarafaggi e altri insetti sgraditi, oltre a mettere in croce chi, come me, è fortemente allergica alle piante infestanti», racconta Francesca D.

 

 

Lorenza Costantino

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