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Nei piatti di tre scuole

Bruchi nella verdura
alle mense comunali
Scoppia la polemica

Nei piatti di tre scuole
Le scuole Collodi
Le scuole Collodi
Bruchi nelle mense

Bruchi (cotti) trovati nei fagiolini biologici serviti ai bambini delle scuole primarie Giuliari, Collodi e Busti.

Scatta la rabbia dei genitori (che quest'anno si sono visti aumentare il costo per i pasti) e il Pd veronese attacca con la consigliera comunale Elisa La Paglia: «Evitando ogni tipo allarmismo, ma allo stesso rifiutando ogni tentativo di minimizzare l’accaduto, bisogna dire che lavorando con il fresco e il biologico, la possibilità che si verifichino episodi simili è sempre molto alta, e questo impatta negativamente anche sotto l’aspetto istruttivo visto il difficile rapporto che i bambini spesso mostrano di avere nei confronti delle verdure.

È tuttavia semplicemente inaccettabile che ciò accada dopo che sono state aumentate del 20% le rette delle mense scolastiche. IlIl tema, pertanto, è quello della qualità del servizio offerto Agec, che sulla carta è altissima ma che poi, al lato pratico, non sempre trova una organizzazione adeguata a sostenerla. Le famiglie stanno dunque pagando semplicemente troppo per quello che Agec è in grado di offrire, ragion per cui sarebbe opportuno rivedere l’offerta di Agec con cibi e materie prime sani e sicuri ma più convenienti e semplici da trattare. Come gruppo consiliare abbiamo chiesto con urgenza la convocazione della commissione consiliare competente per trattare la questione».

Le risponde l'assessore all'Istruzione Stefano Bertacco: «È evidente che queste cose non dovrebbero succedere. È un fatto che non può e non deve ripetersi. Ma si tratta di fagiolini freschi e biologici, cioè non surgelati né trattati con pesticidi. Tuttavia, quanto avvenuto non fa altro che rafforzare la scelta di questa Amministrazione di garantire sempre la massima qualità ai cibi consumati dai nostri bambini, attraverso l’internalizzazione delle mense gestite da Agec.

La decisione che abbiamo preso è di dismettere progressivamente il ricorso ai cibi precotti esterni per migliorare ogni aspetto della produzione dei pasti scolastici. I nostri bambini devono consumare pranzi equilibrati, preparati al momento e con materie di prima qualità. È un’inversione di tendenza che richiede tempo e per questo siamo impegnati a fare in modo che sempre più scuole abbiano la propria cucina, con cuochi altamente formati. Vedo, invece, che la consigliera La Paglia non ha esattamente chiaro il funzionamento delle mense scolastiche, facendo un minestrone di polemiche e inesattezze. Conosce poco la gestione del problema al punto che preferirebbe dare ai bambini cibi e materie prime ‘più convenienti e semplici da trattare’. Mi pare evidente che non abbiamo le stesse priorità».

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