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West Nile, il virus contagia ragazza e i suoi genitori

Zanzara «Culex» responsabile del virus West Nile
Zanzara «Culex» responsabile del virus West Nile
Zanzara «Culex» responsabile del virus West Nile
Zanzara «Culex» responsabile del virus West Nile

Il temibile virus West Nile torna a colpire nella Bassa, dove sono già state colpite diverse persone. Questa volta, ad essere contagiata è stata addirittura un’intera famiglia composta da una coppia di cinquantacinquenni e dalla loro figlia di 23 anni, che abita in via Ca’ De Micheli, nelle campagne di Sanguinetto. Il nucleo familiare ha accusato, con tempistiche diverse, febbre alta, malessere, dolori alle articolazioni e ingrossamento dei linfonodi. Tutti sintomi riconducibili alla malattia trasmessa dalle punture della zanzara Culex, che tanto sta preoccupando le autorità sanitarie di mezza Italia. Costringendo anche i Comuni veronesi e la Regione Veneto a stanziare ingenti risorse per effettuare campagne di disinfestazione. «Ho iniziato ad accusare febbre alta e dolori alla schiena», racconta C.Z., casalinga, «i medici mi hanno detto che si trattava di un problema renale che potevo risolvere con iniezioni e antibiotici ma purtroppo ci ha messo un po’ di giorni per attenuarsi». Secondo in ordine di tempo ad ammalarsi è stato il capofamiglia. L’uomo ha avuto anch’esso febbre alta e dolori alle ossa ma per i medici non è scattato il sospetto che si trattasse della malattia trasmessa dalle zanzare. «Quando mio marito è stato meglio», continua il racconto della donna, «è toccato a mia figlia avere la febbre. A questo punto, mi sono preoccupata tantissimo e mi sono rivolta ad un centro di analisi privato per effettuare un prelievo e verificare se a farci stare male era stato il virus West Nile». «Purtroppo», aggiunge la casalinga, «il responso è stato positivo e per noi è stata una doccia fredda. Fortunatamente la febbre ci è passata e ora stiamo bene ma abbiamo avuto davvero tanta paura». La famiglia si è rivolta anche ad un medico specialista in malattie infettive e tropicali che ha dato tutte le rassicurazioni del caso fornendo le indicazioni per curare la malattia a domicilio poiché non c’erano complicazioni di alcun genere. «Purtroppo viviamo in aperta campagna», aggiungono i coniugi, «quest’anno le zanzare sono state particolarmente invasive e ci hanno massacrati nonostante le dosi massaccie di repellenti che abbiamo usato. Non abbiamo installato zanzariere alle finestre di casa e quindi gli insetti entravano facilmente e per questo forse siamo stati colpiti tutti e tre». La notizia del contagio ha messo in allarme il sindaco Alessandro Braga, che ieri si è messo in contatto con l’Ulss 9 Scaligera per adottare tutti i provvedimenti sanitari previsti per legge contro il propagarsi dell’infezione in paese. Nei prossimi giorni, infatti, saranno fatti una serie di interventi antiparassitari in tutte le abitazioni private nel raggio di 200 metri dalla casa della famiglia infettata. Nel raggio di 500 metri, invece, si provvederà a trattare tutte le aree pubbliche con larvicidi e adulticidi. La casa della famiglia di via Ca’ De Micheli si trova a circa 800 metri da quella di Concamarise dove ad inizio agosto si era verificato un altro caso di West Nile. Questo potrebbe essere il segnale che ormai la zanzara portatrice del virus sta colonizzando senza alcun problema l’area in questione. La situazione è costantemente monitorata anche dall’Ulss 9 Scaligera, che sta cercando di tenere sotto controllo il diffondersi, ormai a macchia d’olio, del contagio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Riccardo Mirandola

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