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Volantino anti immigrati affisso sulla sede della Cgil

Manifesto di Forza Nuova DIENNE
Manifesto di Forza Nuova DIENNE
Manifesto di Forza Nuova DIENNE
Manifesto di Forza Nuova DIENNE

Va ad aprire la sede Cgil di Cologna, come fa tutti i giorni, e scopre accanto all'ingresso un volantino contro l'immigrazione affisso da Forza Nuova. Antonio Bolcato, responsabile del sindacato Cgil di Cologna, ha staccato il manifesto che diceva senza mezzi termini, in cinque lingue diverse, agli immigrati di tornarsene a casa, perché «in Italia siamo senza lavoro, senza casa, senza futuro». «Non mi era mai capitata una cosa del genere, ho deciso di informare la segreteria provinciale che ha provveduto a segnalare l'accaduto alla Digos», riferisce Bolcato. «Ritengo che a Cologna non ci sia una situazione emergenziale e neppure un clima di insicurezza così preoccupante», ha riferito il responsabile colognese del sindacato. La presa di posizione della segreteria provinciale non si è fatta attendere. «Denunciamo lo squallido gesto commesso da appartenenti ad una forza estremista neofascista», ha dichiarato il segretario Stefano Facci. «Come Cgil riteniamo che gesti di propaganda politica tesi ad identificare l'emergenza con le vittime sfruttate, anziché con i criminali sfruttatori, sono da considerarsi un attacco alla civile convivenza. L'immagine del conflitto tra lavoratori italiani e lavoratori stranieri non corrisponde assolutamente alla realtà di un territorio che conta una presenza di immigrati non superiore ad altre zone della provincia». A Cologna la percentuale di stranieri sul totale della popolazione residente è dell'11,5 per cento. Il sindaco Manuel Scalzotto, com'è noto, è molto sensibile al tema dell'immigrazione: «La mia amministrazione ha come obiettivo la tutela dei cittadini e delle aziende del territorio. Non intendo tuttavia entrare in una polemica tra una forza politica e un sindacato». «In ogni caso», aggiunge il sindaco, «ritengo inopportuna l'affissione di manifesti e la diffusione di volantini nel nostro Comune, al di fuori dagli spazi previsti per legge». Gianmaria Vedovi, di Forza Nuova Verona, ribatte a Facci: «È assurdo che il segretario dica che in zona non vi è una particolare concentrazione di immigrati, quando in provincia oltre un residente su 10 è straniero. Come può questo non essere un problema?», si chiede. A fargli eco è Valerio Arenare, segretario nazionale del Sinlai, sindacato vicino a Forza Nuova: «È incredibile che la Cgil pensi di ripararsi dietro il consueto incitamento a perseguire lavoro nero e caporalato, se poi non perde occasione per propagandare la sostituzione etnica sui posti di lavoro e lo sfruttamento della manodopera extracomunitaria a basso costo e senza diritti». •

P.B.

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